“Si balla, si pensa, si vola: in momenti di crisi, ci salverà una semplice emozione”. È questa bella frase che proietta un’altra band sotto i riflettori della musica italiana, insieme al loro sound moderno e intrigante ed al loro primo lavoro discografico: stiamo parlando dei Montreal. I Montreal si formano nel 2008, quando le necessità musicali di ognuno dei componenti si amalgamano in un collettivo che, qualche mese fa, dopo vari anni di esibizioni dal vivo in giro per le piazze della Capitale, ha dato vita al loro primo Ep, intitolato “Situazioni momentanee di panico”.
Il lavoro d’esordio dei Montreal ha visto la luce lo scorso luglio, raccogliendo buoni consensi. La tracklist è limitata a tre tracce, che sono bastate alla band per evidenziare al pubblico il loro genere: un tipo di musica moderna, basata non solo sugli strumenti classici di un gruppo rock/pop, come chitarra basso e batteria, ma anche sui suoni innovativi dei sintetizzatori, i quali si stanno ritagliando uno spazio sempre più ampio nella musica internazionale d’attualità. In tutte e tre le tracce si percepisce l’influenza di vari gruppi che hanno segnato lo stile dei Montreal, come ad esempio Muse e Killers.
Le tre canzoni dell’Ep si intitolano: Ti farà piacere, Montecristo! e Fino in fondo. Ognuno di questi brani risulta musicalmente apprezzabile. Ti farà piacere presenta un basso importante che accompagna degnamente la voce, il tutto affiancato da abbellimenti stravaganti di chitarra e da melodie di sintetizzatore alienanti, il che conferisce una sorta di impronta progressive alla canzone.
Tale impronta si ripropone forse più evidente in Fino in fondo, dove i ritmi sono più regolari e spinti, ma l’adrenalina che ne scaturisce è veramente travolgente. Infine, Montecristo!, la quale accantona leggermente i sintetizzatori, dominanti sulla scena fino al momento, e dà risalto ai riff di chitarra e basso che rievocano un buon rock alternativo.
In conclusione, è senza dubbio un buon lavoro. “Situazioni momentanee di panico” rappresenta un ottimo punto di partenza per la band, la quale, da queste prime registrazioni in studio, avrà certamente acquisito un’esperienza e una consapevolezza tale da potersi presto cimentare in lavori di maggiore durata e spessore.
Manuele Foti –ilmegafono.org
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