Dopo le esposizioni della Rotonda della Besana a Milano nel 2007 e dell’Ara Pacis a Roma nel 2008, stanno per aprirsi le porte di una nuova grande mostra che racconterà la genialità poliedrica di Bruno Munari, uno dei più originali protagonisti dell’arte e del design italiani del Novecento. Dal 16 marzo al 30 giugno 2024, infatti, la celebre Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca, a Mamiano di Traversetolo (provincia di Parma), ospiterà la mostra dal titolo “Bruno Munari. Tutto”. L’esposizione ripercorre 70 anni di attività del maestro Munari, attraverso una selezione di 250 opere in un percorso non cronologico ma diviso per attitudini e concetti, per facilitare nel fruitore i collegamenti e le relazioni progettuali tra gli oggetti esposti, anche quelli apparentemente diversi tra loro.

Una scelta, quella del curatore Marco Meneguzzo, che smonta l’ordine espositivo convenzionalmente diviso per tipologie e per cronologie, riuscendo invece a mettere in evidenza il linguaggio di Munari e rendere più semplice la lettura della sua attività creativa. Le opere in mostra raccontano 70 anni di idee e lavori realizzati da Munari e il suo ruolo nella scena milanese negli anni del boom economico, quando nasce la figura dell’artista operatore-visivo, poi consulente aziendale, fino a diventare un protagonista attento e raffinato della rinascita industriale italiana del Dopoguerra.

Questa mostra sarà l’occasione per conoscere un artista eclettico, un designer che sin dagli esordi, negli anni ‘30, ha sempre dedicato la propria creatività alla sperimentazione in ogni sua forma, spaziando tra pittura, scultura, design, fotografia e didattica. Le opere d’arte, i progetti di grafica e gli oggetti in mostra rispondono a un metodo progettuale che si va precisando con gli anni, con i corsi nelle università americane e con l’ambizioso progetto dei laboratori per stimolare la creatività infantile. Munari ha infatti dedicato una parte importante della sua carriera e della sua vita alla pedagogia e alla didattica, sviluppando metodi educativi basati sull’apprendimento esperienziale e sull’interazione diretta con il materiale didattico.

Il suo metodo, applicato nei laboratori già nel 1977, è tuttora all’avanguardia nelle pratiche educative, promuovendo un modello di insegnamento che valorizza la creatività e l’esplorazione personale e in cui il concetto di libro per bambini viene completamente rivoluzionato, introducendo elementi creativi e interattivi che combinano testo, immagini e componenti tattili. “Munari è un esempio di flessibilità, di capacità di adattamento dell’uomo all’ambiente. Il suo metodo consiste nello scoprire il limite delle cose che ci circondano e di volerlo ogni volta superare”. Con queste parole Marco Meneguzzo, curatore della mostra e studioso del metodo Munari, introduce il valore dell’esposizione che intende sottolineare l’attualità di questo grande designer e artista nella società contemporanea.

La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo, edito da Dario Cimorelli Editore e curato da Marco Meneguzzo e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca, che include un saggio introduttivo, contributi critici su singoli “casi-studio” di importanti studiosi di Munari e la pubblicazione di tutte le circa 250 opere esposte. Per tutte le informazioni utili (orari, costi e attività) potete consultate il sito https://www.magnanirocca.it/.

Serena Gilè -ilmegafono.org