Nell’avveniristica Singapore, città dallo skyline spettacolare, sorge una piccola oasi green all’interno del Jewel Changi Airport, l’hub di transito sosta e collegamento tra i vari terminal. Un’opera maestosa realizzata dall’architetto Moshe Safdie, un progetto che si inserisce perfettamente nell’ottica di rinnovamento e dinamicità della cosiddetta “Città del Leone”.

L’oasi del Jewel è stata realizzata nell’ex parcheggio del Terminal 1, in modo da disegnare lo spazio offrendo ai visitatori uno spettacolo di verde: 3000 alberi e 60000 piccoli e medi arbusti piantati su una superficie di 22000 metri quadrati, sviluppati su un edificio di 135700 metri quadrati in totale, articolato su dieci livelli. La selezione di specie vegetali dell’immenso parco vanta una varietà di 200 specie, provenienti da Australia, Stati Uniti, Thailandia e Brasile, utili a mantenere la temperatura sempre intorno ai 23 gradi.

Il cuore della struttura è la splendida Rain Vortex, una sorta di grande cascata alta 40 metri che in caduta libera si riversa dall’oculo centrale. Verso sera il tutto è contornato da giochi di luce e colori, dei quali si può godere dai percorsi pedonali all’interno della struttura. Il quinto livello ospita inoltre il Canopy Park, un parco nel quale è possibile ammirare un ponte di vetro sospeso a 23 metri con giardini da fiaba e giostre per i bambini.

Il sistema proposto nel Jewel di Singapore riesce a rigenerarsi grazie alla circolazione di acqua piovana, date le precipitazioni abbondanti di Singapore, sfruttando poi la luce naturale proveniente dalla copertura a vetrata. Insomma, un piccolo ecosistema in cui il benessere dell’uomo non impatta in modo dannoso sull’ambiente, ma ne rispetta ogni equilibrio.

Redazione -ilmegafono.org