Nella classica e barocca Siracusa, che da qualche anno sembrava non avere troppo tempo e spazio per le iniziative dei propri cittadini, preferendo i “big” che vengono da fuori (perché fuori, si sa, le cose le fanno meglio…), finalmente sembra muoversi qualcosa. Il 21 dicembre si è inaugurata infatti la mostra “Sicilia/miti ed eroi”, mostra d’arte contemporanea a cura di Federica Bordone e Ornella Fazzina. Una collettiva che mette in scena 12 artisti di origini siciliane e appartenenti a diverse generazioni: Gianluigi Benanti, Calusca, Andrea Chisesi, Inokis-Esi, Paolo Greco, Giacomo Lo Verso, Giovanni Lo Verso, Beppe Madaudo, Lela Pupillo, Filippa Santangelo, Claudio Schifano e Gaetano Tranchino.

L’esposizione, organizzata dall’Associazione Maestranza Ortigia, con il patrocinio del Comune di Siracusa, attraverso l’assessorato alla Cultura, si svolge all’interno delle sale dello splendido Palazzo Montalto e sarà visitabile fino al prossimo 16 marzo. Sicilia/miti ed eroi è un racconto contemporaneo in cui gli artisti traggono ispirazione dalla millenaria storia della nostra terra, fatta appunto di miti ed eroi, per “offrire la loro visione attorno ad un tema fortemente identitario, che diventa occasione per ispirare ed evocare temi attuali, quali la perdita dei valori della tradizione stessa, la solitudine e l’isolamento, l’accoglienza, la figura della donna, la doverosa riflessione sul tema dell’ambiente”, spiega Federica Bordone, una delle due curatrici. “Ognuno col suo linguaggio – continua – e il proprio medium espressivo, che va dalla pittura, al collage, alla scultura, si fa portatore di un’eredità personale e allo stesso tempo collettiva”.

Ornella Fazzina, l’altra curatrice della mostra, aggiunge: “La Sicilia, dalle multiformi radici storiche e antropologiche, è una terra piena di fascinazione ma nel contempo difficile da narrare, contrassegnata da contraddizioni, da luci e ombre di un popolo legato al mito annidato nella stessa cultura siciliana. Una terra che si racconta anche attraverso antichi riti che toccano la sfera esistenziale dell’uomo il quale, nel ciclo nascita-morte-rinascita, traccia il divenire perenne della complessa avventura terrena e del suo ricominciare”.

Una lunga e ricca esposizione, ma non solo. Sembra essere in fase di organizzazione, infatti, anche un premio d’arte diviso per sezioni (Mar Mediterraneo; Terra mia; Ambiente; Arte come denuncia sociale; Teatro antico) dal quale nascerà una collettiva da tenersi nel corso del prossimo anno. Inoltre, durante lo svolgersi della mostra sono previste iniziative collaterali come laboratori, presentazioni di libri, spettacoli e conferenze.

“Gli artisti – dichiarano le due curatrici – hanno accolto con entusiasmo l’invito ad esporre in uno spazio di valenza storico artistica qual è Palazzo Montalto. Ognuno di loro si è confrontato con il tema dell’antico secondo la propria sensibilità, realizzando opere ad hoc per l’evento espositivo. La forte passione del team organizzativo, che ha voluto fortemente l’apertura di questa mostra, ha fatto in modo di superare la complessità di uno spazio storico che comunque ben dialoga con le opere contemporanee”. Una bella storia di rinascita e cooperazione che punta ad accendere nuovamente i riflettori su un pezzo di storia siracusana attraverso gli occhi, le mani e il cuore di chi, quella terra, la vive realmente ogni giorno.

Sarah Campisi -ilmegafono.org