Sembrerebbe un paradosso, ma le città più dense sono quelle che emettono meno inquinamento pro capite. Si tratta di un nuovo studio della Nasa sulle emissioni di anidride carbonica. La ricerca, condotta sulle venti principali città del mondo e basata sull’utilizzo dei satelliti, ha mostrato come all’aumentare della densità di popolazione di una città, il biossido di carbonio che si diffonde per persona tendenzialmente diminuisce. Queste misurazioni satellitari possono offrire anche nuovi strumenti per tracciare le emissioni di anidride carbonica e valutare l’impatto dei cambiamenti delle politiche e dei miglioramenti delle infrastrutture sulla propria efficienza energetica.

A pianificare questo progetto, pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters, ci hanno pensato alcuni scienziati della Nasa e di alcune università statunitensi. Gli scienziati hanno calcolato le emissioni pro capite di biossido di carbonio per venti aree urbane in diversi continenti. Per farlo hanno usufruito delle stime di biossido di carbonio recentemente messe a disposizione dall’Orbiting Carbon Observatory della Nasa-2 (OCO-2), satellite gestito dal Jet Propulsion Laboratory dell’agenzia a Pasadena, California. Inoltre, per ottenere risultati migliori e non alterare l’interpretazione delle misurazioni, sono state scelte le città che presentavano meno vegetazione, poiché le piante sono in grado di assorbire ed emettere anidride carbonica.

I ricercatori sono giunti alla conclusione che le aree urbane più densamente popolate hanno generalmente emissioni di anidride carbonica pro capite più basse; questo perché sono più efficienti dal punto di vista energetico. Sostanzialmente ogni persona usa meno energia grazie all’uso dei trasporti pubblici e del sistema di riscaldamento e raffreddamento su grande scala.

I dati ricevuti dai satelliti si possono poi combinare con i dati a terra e, in questo modo, è possibile programmare uno sviluppo energetico più efficiente e anche avanzare stime sulle future emissioni di biossido di carbonio. Un modo per fronteggiare la sfida contro l’inquinamento atmosferico i cui livelli sono sempre più alti. Una scoperta che potrebbe essere un incentivo per migliorare la qualità dell’aria e di conseguenza la nostra salute.

Veronica Nicotra -ilmegafono.org