Oggi più che mai è il momento di mettere in atto strategie per fare ripartire le nostre economie. Una risposta arriva dall’Europa che intende investire in un modello che tenga conto della nostra salute e dell’ambiente. Forze politiche, imprenditoriali e della società civile hanno infatti creato una alleanza europea per una ripresa economica basata sullo sviluppo sostenibile. Questa intesa è nata dopo una chiamata di 12 ministri dell’ambiente dell’UE che hanno firmato un appello per un rilancio ecologico dalla pandemia di Covid-19.

Si tratta della European Alliance for Green Recovery ed è stata lanciata lo scorso 14 aprile da Pascal Canfin, un eurodeputato francese che presiede la Commissione per l’ambiente e la salute pubblica del Parlamento europeo. I 79 deputati non sono stati gli unici ad aderire: anche gruppi della società civile hanno dato il loro sostegno. Tra di essi, 37 amministratori delegati, 28 associazioni imprenditoriali, la Confederazione sindacale europea, 7 ong e numerose associazioni europee. “Abbiamo già un piano e una strategia per la ripresa. Progetti come il Green Deal europeo e altri piani nazionali di sviluppo a zero emissioni di carbonio hanno un enorme potenziale per ricostruire la nostra economia – ha dichiarato Simona Bonafè, europarlamentare PD e firmataria dell’iniziativa -. Dobbiamo sfruttare il vantaggio che abbiamo in Italia in vari settori dell’economia verde”.

Un modo per dimostrare di poter lavorare tutti insieme in Europa contro il Covid-19, la perdita di biodiversità e il cambiamento climatico. Anche l’Ad e Direttore Generale di Enel, Francesco Starace, rientra tra i firmatari dell’alleanza. Starace ha affermato al quotidiano La Stampa che l’assunzione di modelli di business sostenibili produce effetti positivi e allo stesso tempo rende le aziende più competitive e più stabili nel lungo termine. “Investire nelle fonti rinnovabili, nella trasformazione digitale e in un modello energetico sostenibile è un’occasione unica per il rilancio economico e sociale post Covid-19 in Italia e in Europa”.

Sono poche le critiche giunte riguardo questa intesa. Gli unici Paesi che hanno chiesto all’Ue di mettere a freno le politiche climatiche durante questo periodo di emergenza sono la Polonia e la Repubblica Ceca. Secondo Laurence Tubiana, ex ambasciatrice francese per il cambiamento climatico e rappresentante speciale per la COP21, l’iniziativa è un’occasione per lavorare insieme per una ripresa verde. Potrebbe essere vista come la soluzione per fare uscire il Vecchio Continente dalla crisi e rilanciarlo in diversi ambiti.

Veronica Nicotra -ilmegafono.org