Con riferimento all’attualissimo tema dell’impatto ambientale, Legambiente presenta i dati relativi al problema del consumo energetico delle abitazioni presenti nel nostro Paese. Una questione importante, analizzata attraverso la  campagna denominata “Civico 5.0” e dedicata ai temi dell’efficientamento energetico in edilizia e nelle tecnologie.

Quello che emerge è un Paese molto indietro da questo punto di vista, soprattutto a livello culturale. Dai dati analizzati sembra infatti che la maggior parte degli immobili condominiali presenti nel nostro territorio non presenti valide certificazioni energetiche e, addirittura, il 56% delle persone intervistate non abbia chiara quale sia la certificazione della struttura in cui dimora.

A tal proposito, una volta messo a fuoco il problema, è giusto cercare di proporre eventuali soluzioni. Dallo studio effettuato nell’ambito di  Civico 5.0,  si evince che se si riuscissero a riqualificare 30mila alloggi l’anno sarebbe possibile evitare l’emissione di circa 800 tonnellate di CO2 nell’atmosfera.

Ma l’aspetto positivo non sarebbe solo sull’impatto climatico, perché ad una maggiore efficienza energetica corrisponderebbe anche un notevole risparmio economico in bolletta, quantificato come circa 620 euro l’anno per singolo alloggio, Tuttavia, è opportuno precisare che una valida certificazione energetica ha un suo costo di base che la rende, ad oggi, una sorta di investimento a lungo termine.

È possibile leggere i risultati dello studio condotto da Legambiente, cliccando qui.

Manuele Foti -ilmegafono.org