La prospettiva della mobilità nell’Unione Europea è ancora troppo legata al petrolio e ai combustibili fossili, serve dunque un cambio di rotta efficace. Se la direzione verso la mobilità elettrica sembra troppo difficile da percorrere, è invece possibile una svolta verso il biofuel e i combustibili sintetici, ma per farlo, allo stesso tempo, è necessaria una revisione sulla strategia energetica. È quanto riporta il portale Euractiv dopo aver sentito una fonte UE, certa che da Bruxelles sia pronto un piano strategico per i prossimi mesi.

La direttiva sulle energie rinnovabili si propone di raggiungere una quota del 14% nei trasporti, anche se la mobilità elettrica prevede costi troppo elevati che, accanto alla mancanza di infrastrutture, ne rendono difficile la resa concreta. La soluzione sta nei biocarburanti, biogas e biometano, che aumenteranno entro il 2030, con la garanzia di una concreta efficienza. Una soluzione, questa, che tuttavia non basterebbe per abbattere le emissioni tossiche nell’Unione Europea, che risentono ancora troppo di quello che arriva dai trasporti. L’esigenza è quella di soluzioni più che avanzate, in grado cioè di portare alla neutralità climatica entro il 2050.

La decarbonizzazione dei trasporti, dunque, si gioca sul piano dei biocarburanti, che costituirebbero un ottimo punto di partenza per raggiungere l’obiettivo. “Dopo il 2030, l’adozione di nuovi combustibili, tra cui idrogeno verde e combustibili sintetici, porterebbe alla decarbonizzazione dei trasporti in linea con gli obiettivi del Green Deal”, afferma la fonte vicina all’UE, come riporta Rinnovabili.it. È chiaro che anche nelle energie rinnovabili è necessario trovare vie alternative.

Redazione -ilmegafono.org