Fermare definitivamente le caldaie a gas entro il 2025 per puntare sulle tecnologie alternative e sostenibili: questo è quello che chiede Legambiente con la sua campagna “Caldaie a gas? Pezzi da Museo”, sviluppata con il supporto di Kyoto Club. L’iniziativa di informazione e sensibilizzazione mira a decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, cancellando definitivamente i sussidi e gli incentivi per le caldaie a gas fossile e spostandoli su alternative ecosostenibili. Secondo Legambiente, infatti, per riuscire a raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050 e realizzare l’indipendenza energetica, bisogna agire anche nell’ambito dei sistemi di riscaldamento, responsabili di circa il 18% delle emissioni di CO2 in Italia. Un risultato raggiungibile, come sostiene anche l’Agenzia Internazionale dell’Energia, solo attraverso lo stop alle installazioni di nuove caldaie alimentate a gas fossile entro il 2025, con un anticipo di ben quattro anni rispetto allo stop imposto dall’Unione Europea.

Una scelta che, oltre ai benefici per il clima e per il nostro Pianeta, produrrebbe importanti effetti positivi per i cittadini e consumatori. Come scrive l’associazione ambientalista nel testo che accompagna l’iniziativa, riqualificando ogni anno il 3% del patrimonio edilizio “si potrebbero evitare emissioni di gas climalteranti pari a 22 milioni di tonnellate di CO2 al 2030 e si risparmierebbero 12 miliardi di metri cubi di gas, pari a 16% dei consumi totali di gas fossile”. Cifre che sarebbero molto importanti nella lotta ai cambiamenti climatici, riducendo sensibilmente l’impatto sull’inquinamento atmosferico. Inoltre, si avrebbe il duplice effetto di ridurre i costi in bolletta e di innovare il settore edilizio migliorandolo in termini di comfort e salubrità. “Anticipare la direttiva europea sullo stop agli incentivi e all’installazione di nuove caldaie a gas, previste rispettivamente per il 2027 e il 2029 – sostiene Legambiente – è necessario e urgente” e costituisce “una sfida che riguarda soprattutto le famiglie con maggiori difficoltà per contrastare la povertà energetica”.

Oggi, sul mercato sono presenti alternative competitive capaci di rendere le nostre abitazioni più sostenibili, più salubri e confortevoli. Ma per realizzare questa svolta, servono scelte politiche coraggiose e lungimiranti, in grado di rispondere alle esigenze del Paese. “In questo senso il Superbonus e gli altri incentivi – scrive l’associazione ambientalista – rappresentano un’opportunità importante, se riformati”. In Italia, al momento, sono installate oltre 19 milioni di caldaie a gas, di cui almeno 7 milioni con più di 15 anni. “Pezzi da museo – sottolinea Legambiente nel suo comunicato – che consumano il 50% del gas utilizzato nel nostro Paese e che sono la causa della voce di spesa energetica più alta per famiglie e imprese. Eppure, sono anche incentivate all’interno di tutti i sistemi premianti che hanno a che fare con l’edilizia e l’efficienza energetica. Dal Superbonus al Conto Termico”.

Una linea, quella attuata fino ad oggi, che costituisce “un vero errore strategico in termini di lotta al cambiamento climatico, ma anche come politica di supporto a famiglie e imprese che invece dovrebbero essere aiutate ad investire su sistemi di riscaldamento e raffrescamento innovativi e sostenibili, come pompe di calore, pannelli solari termici e caldaie a biomasse, sia come sistemi autonomi che centralizzati grazie alle reti di teleriscaldamento”. Per cambiare in meglio la situazione, nasce dunque la campagna di Legambiente “Caldaie a gas? Pezzi da Museo”, che porterà in tutte le sue tappe la mostra “Il Museo delle caldaie”, con importanti pezzi archeologici e artistici “per raccontare, anche con ironia, la storia e i problemi ambientali, sanitari e sociali delle caldaie a gas fossile”.

La mostra itinerante è partita da Bari il 14 febbraio e toccherà altre 11 città: Avellino, Ivrea, Torino, Roma, Potenza, Perugia, Udine, Padova, Ancona, Enna e Napoli. Legambiente proporrà in tutte le occasioni e le tappe, incontri con gli amministratori, per sensibilizzarli sul tema e per accompagnarli verso l’applicazione di norme in questa direzione. A tale scopo, Legambiente invita tutti a sostenere una petizione indirizzata al governo e alle amministrazioni locali per chiedere di spostare subito i sussidi per le caldaie a gas su tecnologie di riscaldamento sostenibili e di bloccare dal 2025 le installazioni di caldaie a gas. Per andare sulla pagina della petizione e poter firmare, clicca qui.

Redazione -ilmegafono.org