Il forte afflusso di pendolari nel piccolo stato del Lussemburgo, nel cuore dell’Europa, ha dato vita a un’iniziativa singolare e innovativa. Mezzi pubblici gratuiti per evitare la congestione da traffico, treni, autobus, tram al servizio dei viaggiatori che ne usufruiscono tutti i giorni, anche provenienti dagli Stati confinanti. Una misura che si manifesta come una piccola rivoluzione, soprattutto a vantaggio delle persone a basso reddito, a fronte di un abbonamento annuale pari a 440 euro.

Il provvedimento è valido per i viaggi in classe standard, per la prima classe, invece, i viaggiatori continueranno a pagare la tariffa prevista, ossia 660 euro annui. Il governo ha intenzione di investire circa 3,9 miliardi di euro per l’iniziativa, salutata con grande entusiasmo da lavoratori e ambientalisti. I pendolari diretti ogni giorno nel Lussemburgo provengono per la maggior parte da Belgio, Germania e Francia, un numero tanto consistente da indurre a una misura così drastica.

“Questa è una scelta importante, specie per le persone a basso reddito o con il salario minimo”, ha dichiarato a Reuters il ministro dei trasporti Francois Bausch. “Il motivo principale di questa scelta è avere una migliore qualità della mobilità, e quindi affrontare anche le questioni ambientali”.

In un territorio così poco esteso, affollato quotidianamente da oltre 200mila pendolari, la maggior parte delle emissioni nocive proviene dai trasporti, e le conseguenze su mobilità e ambiente si fanno sentire. Nonostante l’investimento, tuttavia, secondo il governo del Lussemburgo, la maggior parte dei pendolari continuerà a usare l’auto per i propri spostamenti. Il trasporto gratuito potrebbe però tracciare una strada virtuosa da questo punto di vista.

Redazione -ilmegafono.org