Greenpeace lancia un nuovo appello, stavolta per proteggere e tutelare flora e fauna dell’area di fronte al Delta del Po. Nel corso dell’ultima spedizione nell’Alto Adriatico, la nave Rainbow Warrior ha fatto da base di ricerca all’Università di Padova, fornendo dati interessanti sulle acque monitorate. Questo SIC, Sito di importanza comunitaria, è ricco di delfini e tartarughe, un ambiente spesso minacciato da pesca eccessiva, trasporti, inquinamento di sorta, estrazioni. A minacciarlo ulteriormente è il rischio della concessione offshore Teodorico, un progetto di trivellazione che arrecherebbe soltanto danni a questa area così ricca di vita.

Come si legge sempre tra i dati raccolti da Greenpeace, questa porzione di Mar Adriatico presenta una vasta biodiversità nonostante le numerose ingerenze ambientali. Durante gli studi, i ricercatori hanno rilevato:

  • 14 avvistamenti di tursiopi e 8 di tartarughe marine nell’area protetta, a conferma dell’importanza di questo areale marino e della sua gestione per entrambe le specie;
  • 5 avvistamenti di tursiopi e 7 di tartarughe marine nell’area, limitrofa al SIC, individuata per lo sviluppo del progetto Teodorico di estrazione di idrocarburi;
  • la presenza di delfini giovani e cuccioli in entrambe le aree, a testimonianza della presenza di una popolazione attiva a livello riproduttivo.

Ma non finisce qui. Le ricerche si sono svolte anche sul piano acustico, rilevando suoni prodotti dalle specie animali presenti volte alla socializzazione per “fini alimentari”. I rumori prodotti dalle trivelle ostacolerebbero questa comunicazione, provocando un impatto disastroso sulla riproduzione e alimentazione dei delfini. Qualcosa che già si verifica con il traffico di natanti che disturba i cetacei. L’area Marina del Delta del Po, inoltre, è costituita da numerosi nutrienti che attirano le specie animali. Le trivelle farebbero sprofondare il terreno, per non parlare delle estrazioni che produrrebbero gas serra, aumentando i rischi di cambiamento climatico. Una serie di fattori che il progetto Teodorico presenta e che lo rendono dannoso per la biodiversità. Stop alle trivelle, sì alla tutela del mare.

Redazione -ilmegafono.org