Le città, con le loro illuminazioni e le loro fonti di luce, si rivelano una trappola per miliardi di uccelli. Sembra infatti che tantissimi volatili, attratti dalle fonti luminose, si schiantino contro i grattacieli delle metropoli. A riportare questi dati è il giornale britannico “The Guardian”, che fa riferimento a un nuovo studio che mette a fuoco le ragioni di questo fenomeno, dovuto soprattutto alle migrazioni. Solo in America, ad esempio, si parla di almeno 100 milioni di uccelli che ogni anno attraversano i cieli urbani arrivando a scontrarsi con gli edifici dello skyline cittadino.

Spinti dal richiamo della luce, essi preferiscono trovare riparo negli agglomerati urbani a causa delle sorgenti luminose notturne. È il destino a cui vanno incontro, in primavera e autunno, gli stormi che sorvolano le città per spostarsi dal Centro e dal Sud America verso il Canada e la regione dei Grandi Laghi.

Dopo aver passato la notte appollaiati tra gli edifici, appena svegli i volatili cercano il cibo. È proprio in questa occasione che si alzano in volo e rischiano la vita. I grattacieli, essendo formati da enormi vetrate, creano una grande illusione: funzionano come degli enormi specchi che riflettono il paesaggio. I pennuti sono così convinti di vedere un albero o qualcosa di simile, quando in realtà non è altro che l’immagine della natura che si trova in lontananza. Credendo che l’arbusto sia di fronte a loro, planano verso i palazzi e, a causa del trauma provocato dall’impatto, non riescono a riprendersi.

Soprattutto negli Stati Uniti sono tante le città pericolose per gli uccelli, a causa della presenza di numerosi edifici di tale portata. Secondo le ricerche effettuate dagli studiosi, sembrerebbe che la metropoli americana più insidiosa sia Chicago. A seguire troviamo poi Houston e Dallas. Da non sottovalutare neanche New York, Los Angeles, Saint Louis e Atlanta, città dove l’incolumità dei pennuti è costantemente messa a repentaglio e sottoposta ai tranelli creati dagli specchi dei grattacieli.

Veronica Nicotra -ilmegafono.org