Avete ancora due mesi per visitare l’incredibile mostra “Antonello da Messina, dentro la pittura” (clicca qui), che sarà aperta fino al prossimo 2 giugno presso le sale del Palazzo Reale di Milano. Frutto della collaborazione tra Regione Sicilia e Comune di Milano, questa esposizione, curata da Giovanni Carlo Federico Villa, avrebbe dovuto in realtà chiamarsi “Antonello da Messina e Cavalcaselle”.

Questo perché oltre alle 19 opere dell’artista messinese (in totale nel mondo ne esistono 35 attribuite al maestro rinascimentale) troverete esposti anche i taccuini del geniale storico dell’arte Giovan Battista Cavalcaselle (1819-1897), il quale fu il primo a riconoscere il genio di Antonello e a realizzare un corpus di opere attribuibili al maestro siciliano.

Dalla celebre “Annunciata” (1475 circa), proveniente da Palazzo Abatellis a Palermo (copertina del catalogo Skira), al “San Girolamo nello studio” (1474-1475), conservato alla National Gallery di Londra, fino all’importantissimo trittico proveniente dagli Uffizi con la “Madonna col Bambino”, “San Giovanni Battista” e “San Benedetto”: troverete opere dalla bellezza travolgente in un’aura di apparente semplicità.

Per sottolineare ulteriormente l’importanza che Antonello assunse a partire dall’Ottocento, viene esposta anche la tela di Roberto Venturi, “Giovanni Bellini apprende i segreti della pittura a olio spiando Antonello” (1870), in prestito dalla collezione della Pinacoteca di Brera. Questa mostra è la prosecuzione della precedente esposizione, intitolata “Antonello da Messina, il ritorno in Sicilia”, sempre a cura di Villa, svoltasi a Palazzo Abatellis fino al 10 febbraio scorso.

Angelo De Grande -ilmegafono.org