Nell’unica città italiana che ha l’onore di conservare una delle ultime opere di Keith Haring (l’opera dal titolo “Tuttomondo”, un murales del 1989 realizzato sulla parete posteriore del convento dei frati “Servi di Maria” della chiesa di S. Antonio), è stato inaugurato il più grande percorso di Street Art in Italia. Con più di quattromila metri quadrati di superfici pitturate, la partecipazione di 15 creatori e la presenza di 25 opere diffuse, Pisa si conferma capitale dell’arte urbana in Italia, con il più esteso museo a cielo aperto dedicato a questa forma d’arte. Il museo di Street Art di Pisa è un intervento complesso e prolungato nel tempo, voluto dall’associazione Start Attitude e dal suo fondatore Gian Guido Grassi, con il sostegno del Consiglio della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Pisa, della Fondazione Pisa e della Fondazione Palazzo Blu.

Un progetto reso possibile anche grazie a sponsor tecnici come Renato Lupetti e Caparol, ma anche grazie alla partecipazione della cittadinanza, a partire dai Soci Coop e dall’Associazione Down, che hanno anche attivamente collaborato alla realizzazione di alcune opere.

Ma scopriamo le origini di questo bellissimo progetto. Tutto ha avuto inizio nel 2017 con la creazione del primo ciclo di murales nel quartiere di Porta a Mare, realizzato da alcuni tra i più rinomati street artist italiani, chiamati a ravvivare una zona di Pisa che ancora conserva tracce della sua antica vocazione marinara. Ospite internazionale di quella prima edizione fu Gaia, autore di un’imponente opera sulle pareti esterne dell’azienda Saint Gobain, importante multinazionale dell’edilizia sostenibile con sede operativa a Pisa. A dirigere l’operazione troviamo già allora Gian Guido Grassi che, nei primi due anni di manifestazione, nel 2017 e nel 2018, è stato capace di coinvolgere artisti del calibro di Ozmo, Zed1, Etnik, Fra32, Aris, Moneyless, Tellas, Alberonero, Beast, Rusto, AEC Interesni Kazki, IMOs.

L’organizzazione di mostre temporanee ed eventi di live painting hanno consolidato la forza del progetto e caratterizzato alcune delle più importanti manifestazioni cittadine, tra cui alcune edizioni dell’Internet Festival. Questa tradizione è culminata nella collettiva Attitude, in programma dal 11 dicembre 2021 al 3 aprile 2022, una mostra che ha coinvolto 50 tra i più interessanti artisti urbani contemporanei, portando opere di diverso genere dalla strada al palazzo: in questo caso, Palazzo Blu, uno dei principali centri artistici in Italia. Con la prima edizione del successivo Festival della Strada, in programma dal 27 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, la città toscana si è riconfermata capitale dell’arte urbana. In questa occasione Pisa, infatti, è stata animata da mostre, installazioni diffuse, talk, workshop ma soprattutto ha visto la partecipazione di artisti che hanno trovato ciascuno la propria “tela” tra le sale di Palazzo Blu, la chiesa di Santa Maria della Spina e appunto le strade.

Con il completamento dei murales realizzati da Etnik e Zed1 in occasione proprio della prima edizione del Festival della Strada, presso il Deposito della Polizia Idraulica di Pisa, è stato inaugurato il percorso che si estende dal murale di Kobra in via Silvio Pellico, alle porte del centro storico e a pochi passi da “Tuttomondo” di Keith Haring, fino alla Darsena, includendo anche i piloni della strada Firenze-Pisa-Livorno, che sono diventati oggetto di interventi artistici. L’itinerario di questo inedito e assolutamente straordinario museo a cielo aperto, lega le opere di Street Art ad un vasto progetto di rigenerazione urbana promosso dal Consiglio della Regione Toscana e si fa testimone di un nuovo modo di scoprire la storia e il presente della città della Torre pendente e di un’arte in continua evoluzione, alla quale (finalmente) si sono affiancati musei e istituzioni culturali di alto livello.

Serena Gilè -ilmegafono.org