A Lamezia nuovo appuntamento con la letteratura antimafiosa: ha preso il via la 12esima edizione di “Trame”, il festival dei libri sulle mafie. Cinque giorni ricchi di interventi, libri e racconti iniziata ufficialmente il 21 giugno e che si concluderà domenica 25 giugno. Ufficialmente, dicevamo, anche se quest’anno, per la prima volta, è stata aggiunta una giornata in più (quella del 20), durante la quale è stato presentato in anteprima il programma dell’evento con tanto di inaugurazione di due mostre a tema: “Una vita contro la mafia” e “A Testa Alta”, in memoria di figure simbolo della lotta alle mafie, come Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il programma completo del festival, presentato lo scorso 7 giugno, prevede una serie di incontri ed eventi di grande interesse. Sono tante, inoltre, le personalità che hanno preso (e prenderanno) parte alle giornate dedicate, tra cui il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, la pm Marzia Sabella, l’ex magistrato Luigi De Magistris, il rapper Frankie hi-nrg mc, Cecilia Strada, operatrice umanitaria della Onlus Resq, la scrittrice di origine somala Igiaba Scego, Corinne Vella, sorella della giornalista Daphne Caruana Galizia, la giornalista Vera Politkovskaja, figlia di Anna, giornalista attiva sul terreno dei diritti umani, assassinata in Russia nel 2006, e tanti altri ancora.

Il festival, realizzato e voluto da Fondazione Trame e Associazione Antiracket Lamezia Onlus, è a tutti gli effetti un momento di condivisione e riflessione, dentro una città (e una terra in generale) fortemente segnata dalla presenza opprimente della criminalità organizzata. Proprio per questo motivo, pur mantenendo la questione “mafia” al centro dell’evento, i temi toccati durante queste cinque giornate saranno numerosi e vari: la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, i misteri e le connessioni politiche delle stragi mafiose di Milano e Firenze, i naufragi nel Mediterraneo, le storie di chi resiste e si oppone alla prepotenza delle organizzazioni criminali. Insomma, un miscuglio rigenerante di esperienze, racconti e verità che emergeranno dalle presentazioni e dai dibattiti su diversi libri legati al problema mafioso.

“Il Festival Trame, anche quest’anno, si conferma uno spazio di confronto sulle grandi questioni spesso ignorate o raccontate in maniera superficiale – ha affermato lo scrittore Giovanni Tizian, direttore artistico di Trame – e lo farà con la stessa consapevolezza di sempre, la stessa fin dalla fondazione: la cultura, la conoscenza e il dialogo sono le armi più efficaci per contrastare i poteri criminali e le logiche clientelari che fondano la loro natura sul favore, barattandoli con i diritti”. “Racconteremo i destini incrociati dell’Italia e dei paesi lontani – ha aggiunto – da cui partono donne, uomini e bambini in cerca di una vita migliore, libera da dittature intrecciate agli affari delle organizzazioni mafiose, ormai globalizzate, con la speranza che il Mediterraneo diventi il luogo dove costruire un mondo più giusto”.

Il presidente della Fondazione Trame, Nuccio Iovene, ha invece sottolineato come il Festival abbia contribuito “a far nascere due nuove e significative reti nazionali che avranno il loro esordio proprio nei giorni di Trame: Piazze Connection, la rete dei festival dell’antimafia e la rete dei festival del Sud, che ha fatto il suo esordio mettendo insieme le piazze di Salerno Letterature e Trame Festival, il 22 giugno”. Inoltre, bisogna ricordare come Trame sia arrivato “alla sua dodicesima edizione dopo essere stato selezionato – ricorda lo stesso Iovene – nell’ambito del progetto ‘Luci sui festival’ in occasione dell’ultimo Salone del libro di Torino, a conferma del cammino e del lavoro portato avanti nel corso del tempo, che fa di Trame sempre più un motivo d’orgoglio per Lamezia e la Calabria”.

Insomma, se ancora non lo avete fatto e siete nei paraggi, il consiglio che vi diamo è sicuramente quello di non perdervi per nulla al mondo un festival che profuma di speranza, di ribellione antimafiosa e di legalità. Tutti valori, questi, che ogni giorno che passa devono combattere con una politica disattenta, ma anche e soprattutto con un Paese sempre più distratto e lontano dall’attenzione verso problematiche del genere, ritenute sempre meno una priorità. Trame, il festival dei libri sulle mafie, grazie al potere della parola e dei libri, può certamente aiutare ad aprire occhi, cuore e mente a chi si è un po’ addormentato e si è assuefatto al puzzo orribile del compromesso con le mafie, dimenticando cosa sia il fresco profumo di libertà a cui la nostra società dovrebbe aspirare.

Giovanni Dato -ilmegafono.org