Tanta bellezza, ma anche tanta fragilità: i nostri mari hanno bisogno di tutela e Greenpeace scende in campo per salvarli. Giunge alla quarta edizione “Difendiamo il mare”, la spedizione che, partendo da Ancona, navigherà per l’Adriatico per denunciare i danni provocati da cambiamenti climatici e inquinamento, fattori strettamente connessi tra loro. Le ripercussioni, infatti, si abbattono non soltanto sull’ecosistema marino, ma anche sulle comunità costiere, che risentono dell’impatto negativo derivato soprattutto dalla plastica dispersa in mare.

Il viaggio, organizzato in collaborazione con la Fondazione Exodus di Don Mazzi che ha fornito la barca a vela Bamboo, ha come obiettivo quello di monitorare lo stato di salute del Mar Adriatico centro-meridionale. La piccola flotta comprenderà ricercatori dell’Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente Marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova, del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche ed esperti di flora e fauna marina costiera del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova.

Le tappe del tour toccheranno il Conero, un’area che gli attivisti vorrebbero far diventare protetta, aree marine già protette, e diverse zone soggette a inquinamento da plastiche, anche nei pressi di centri urbani. La presenza dei ricercatori a bordo farà sì che, di volta in volta, i campioni raccolti siano analizzati, per portare prove scientifiche sullo stato di salute dei nostri mari.

Scegliere di solcare il Mar Adriatico centro-meridionale è emblematico: si tratta di una porzione di Mediterraneo poco studiata, nonostante la grande importanza per fini turistici ed economici. Inoltre, la presenza di numerose foci fluviali, come quella del Po, lo rende un bacino di ricerca importantissimo per analizzare le conseguenze dell’inquinamento sul versante italiano. Un impegno che Greenpeace prende ogni anno, alla scoperta e in difesa dell’enorme ricchezza naturale di cui disponiamo.

Redazione -ilmegafono.org