In un contesto difficile come quello attuale, con il Paese intero impegnato a combattere e a cercare in tutti i modi di sconfiggere un virus terribile, il rischio di “dimenticare” quel che ci circonda è reale e non va assolutamente sottovalutato. Lo abbiamo detto settimane fa, all’inizio di quella che oggi è a tutti gli effetti una pandemia di dimensione globale, e vogliamo ripeterlo anche oggi. Parliamo di altri virus che attanagliano la vita e il tessuto socio-economico dell’Italia; parliamo delle mafie, della criminalità organizzata, dell’illegalità, della corruzione, del malaffare, dell’usura. Virus letali, virus che rischiano di uccidere gente innocente, gente debole che non sa o non può difendersi, oltre ad arrecare un danno spesso irreparabile all’economia e alle fondamenta di una società fragile come la nostra.

Proprio per questo, in questi ultimi giorni, l’associazione Libera, guidata da Don Ciotti, ha istituito un servizio di assistenza telefonica, denominato “Linea Libera”, per tutte quelle persone che vogliano denunciare fatti opachi, minacce di usura, estorsione o addirittura casi evidenti di infiltrazione mafiosa. Linea Libera sarà, quindi, il metodo più efficace e diretto per denunciare atteggiamenti illegali e di stampo mafioso che avvengono nonostante (o magari soprattutto?) l’incubo del Coronavirus tuttora in corso. Il servizio è raggiungibile chiamando il numero verde 800582727 con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; martedì e giovedì dalle 15 alle 19.

Come riporta il sito dell’associazione, si tratta di un “servizio telefonico gratuito”, un servizio che vuole essere una sorta di “primo soccorso e un luogo di ascolto, incontro e accompagnamento e che vuole mettere potenziali segnalanti e denuncianti in grado di districarsi nel complesso quadro normativo e burocratico”. Inoltre, non va dimenticato che esso permetterà a chi vorrà denunciare di “proseguire in autonomia un proprio percorso verso i canali istituzionali, anche accanto a servizi presenti territorialmente e terzi rispetto a Linea Libera”. Ciò significa che non si sostituirà ai canali istituzionali classici di denuncia e segnalazione, ma offrirà tutto il supporto necessario affinché le persone in pericolo e a rischio ritorsione non vengano lasciate da sole lungo tutto il percorso di denuncia.

È un servizio, quello di Libera, che non ha precedenti nella storia del nostro Paese, soprattutto in un contesto storico in cui l’impegno della magistratura e il dispiegamento di forze dell’ordine è massiccio e ai massimi livelli, oltre ad una conoscenza dei meccanismi mafiosi che è sicuramente più elevata e dettagliata rispetto a quella di diversi anni fa. Purtroppo, però, è proprio in questi momenti di crisi che la criminalità organizzata decide di agire su ampia scala, spesso offrendo “supporto” materiale ed economico alle fasce di popolazione più bisognose. Un supporto, questo è chiaro, che comprende misure di usura ed estorsione, minacce che verranno effettuate a tappeto una volta che il virus sarà stato sconfitto.

Con uno scenario del genere alle porte e con i clan pronti a sguinzagliare i propri affiliati, un servizio quale è Linea Libera diventa cruciale e di assoluta importanza, soprattutto per tutti quei cittadini più fragili ed inevitabilmente più vicini a certi ambienti difficili. L’Italia è attualmente sotto attacco su più fronti e per resistere ha bisogno dell’aiuto di ognuno di noi, di ogni cittadino, affinché la situazione di emergenza non faccia esplodere e rafforzare altri virus, altrettanto nocivi e letali.

Giovanni Dato -ilmegafono.org