Con il 2023 si spalancano le porte ad un nuovo anno di fiere d’arte, tornate ormai a pieno regime, e tra le prime ad inaugurare c’è la bolognese Artefiera che apre il prossimo venerdì 3 febbraio. E se per molti addetti ai lavori, le grandi fiere d’arte si sono un po’ ridotte a scintillante vetrina che rilega il valore delle opere al pari di un accessorio di alta moda, nelle città che ospitano le fiere, in quei giorni, succede qualcosa di incredibile che punta ad uscire dai canoni e dagli schemi: le “art week”. Proprio oggi, però, inaugura Art City Bologna 2023, l’ormai consolidata settimana dell’arte, durante la quale si svolgono decine di eventi collaterali che coinvolgono musei, gallerie, associazioni, fondazioni e spazi espositivi in tutta la città. Diretta per il sesto anno consecutivo dal direttore del MaMBo (Museo d’arte Moderna di Bologna), Lorenzo Baldi, comprenderà circa 150 eventi diffusi, nel periodo che va dal 27 gennaio al 5 febbraio 2023.

Tra i tanti segnaliamo “Intra Ground Lights”, evento di arte pubblica, organizzato dall’Associazione Il Campone e a cura di Giuseppe Virelli. L’artista Saul Saguatti (Basmati Video) interverrà con un’operazione di videoarte sull’installazione site-specific “Intra-Ground”, ideata dallo scultore Guy Lydster e dal fotografo Andrea Abati e inaugurata lo scorso 23 settembre 2022 presso il Cassero di Porta San Donato a Bologna. L’evento, che scatterà il prossimo venerdì 3 dicembre, vuole essere l’occasione per sperimentare un’inedita “ibridazione” di linguaggi artistici differenti fra loro; una possibilità di collaudare un’originale forma d’arte cross-mediale in cui scultura, fotografia e video dialogano fra loro e con lo spazio urbano circostante per mettere lo spettatore “al centro dell’opera”.

Dall’1 al 5 febbraio, invece, presso la fondazione Carlo Gajani, sarà visitabile #BLACK&WHITE, mostra personale di Audrey Coïaniz del duo Basmati Video, curata da Luca Monaco e Giuseppe Virelli. All’interno degli spazi della Fondazione, l’artista ha elaborato una esposizione site-specific divisa in due momenti: l’una incentrata su delle opere pittoriche di matrice astratta-informale, che si rifanno ai lavori giovanili dell’artista bolognese; l’altra su una video-scultura realizzata con tessuti leggerissimi e trasparenti, attraversata da immagini grafiche-geometriche, elaborate al computer, che dialogano a distanza con il periodo Pop di Gajani. L’idea è quella d’immergere idealmente lo spettatore all’interno di un vortice spazio-temporale in cui dipinti e disegni digitali, “ispirati” all’artista bolognese, fluttuano sospesi tra realtà e virtualità.

Per conoscere tutti gli eventi e poter organizzare, magari, il vostro percorso personale, consigliamo di consultare il programma di Art City Bologna 2023.

Sarah Campisi -ilmegafono.org