Rubare? Di solito è reato. Ma se qualcuno ci ruba un po’ di tempo libero per farci ascoltare un buon alternative-rock, facendoci anche muovere a tempo, dobbiamo solo lasciarlo fare. Esattamente quel che dobbiamo fare con la band milanese che, nel 2014, quando si è formata, ha scelto di chiamarsi Ladro. I Ladro nascono come trio, ma attualmente sono diventati un duo e, nelle scorse settimane, hanno pubblicato il loro secondo Ep. Si intitola “Spogliati e ammalami” ed è prodotto e distribuito dall’etichetta (R)esisto.

Due voci, una chitarra e una batteria, per dare libero spazio ad un alternative-rock di buona fattura, che si mischia con sonorità più grunge e che scorre lungo quattro tracce, tutte in lingua italiana. Un percorso sonoro lineare, essenziale, dove gli arrangiamenti sono il punto di forza. Il sound è coerente con la migliore tradizione del genere e ogni singolo brano ha la sua identità chiara e viene eseguito in maniera impeccabile. C’è tanto ritmo in questo Ep e si nota, si fa sentire. Ascoltarlo significa non stare fermi, muoversi a tempo tra le distorsioni della chitarra e la potenza della batteria.

Le melodie sono orecchiabili, magari mancano elementi di sperimentazione, ma di sicuro sono ben costruite e riescono a mostrare la qualità e la capacità compositiva di questi due musicisti. Le voci sono in perfetta sintonia, si fanno sentire, sono chiare, pulite, non scompaiono, non vengono sepolte dalle note, come accade talvolta quando si ascoltano band emergenti. In particolare, il cantato spicca nella traccia Cascate nel deserto, dove i suoni sono ridotti al minimo e le due voci si muovono tra effetti ed echi di vento che sanno di deserti, canyon e west americano.

La musica dei Ladro è un rock che affonda le radici nella tradizione internazionale classica, quella che ha ispirato generazioni di musicisti, ma in questo disco si avverte di più il riferimento al rock alternative italiano. A livello di contenuti, invece, il messaggio è chiaro e sta tutto nel titolo e nell’invito a liberarsi delle sovrastrutture e delle convenzioni e a contaminarsi (come ci ha detto Stefano, uno dei due componenti, nell’ultima puntata di “The Independence Play”, sulla nostra web radio).

Un vero e proprio appello a rifiutare le logiche di chiusura e di egoismo sulle quali si fonda la società del nostro tempo. I Ladro hanno realizzato un buon Ep. Forse, a leggere il titolo, ci saremmo aspettati un po’ di contaminazione in più anche nel sound, qualche tocco di originalità, ma evidentemente questi bravi musicisti hanno fatto una scelta precisa di stile e, ascoltandoli, possiamo dire che quel che fanno lo fanno davvero bene.

A dimostrazione che tra sperimentare senza grande successo e suonare la propria musica con qualità, vince sempre la seconda opzione. E poi siamo al secondo Ep e il tempo è dalla loro parte, vista anche la bravura negli arrangiamenti. Siamo curiosi di vederli all’opera presto in un disco di più lunga durata. Per adesso ci accontentiamo di muoverci a tempo sulle loro note.

Redazione Musica -ilmegafono.org

 

La copertina dell’Ep “Spogliati e ammalami”