Jeff Buckley non ci ha lasciato solo la sua musica, ma ha anche ispirato numerosi artisti capaci di ereditarla, farla propria e costruirci sopra una propria identità. Alessio Franchini, cantautore livornese, è tra coloro che ci sono riusciti meglio, al punto da essere stato definito dalla rivista “Rolling Stone”, “la voce italiana di Jeff Buckley”. Ed è un legame solido che trova la sua consacrazione anche nel rapporto di amicizia e collaborazione con Gary Lucas, celeberrimo chitarrista nonchè co-autore di Grace e Mojo Pin, due dei brani più famosi di Buckley. Proprio Lucas è autore della musica di Expired days una delle 11 tracce che compongono il nuovo album di Alessio Franchini e il Circolo dei Baccanali, progetto musicale realizzato con Alessio Macchia.

Il disco, intitolato “Tutto può cambiare in un attimo”, fotografa l’imprevedibilità della vita, non solo nelle metropoli e nei luoghi più “insicuri”, ma anche in una provincia come quella di Livorno. Lo fa in un continuo di voce e chitarra, un viaggio alternative rock capace di sperimentare, toccare sfumature differenti, inedite, dove non manca nemmeno il blues, in una dimensione cantautorale che è sicuramente più internazionale che nostrana.

Le tracce sono ben costruite, i testi ruotano attorno alla linea concettuale dell’album, ai temi della vita attuale, mentre la struttura melodica varia, in un saliscendi che tocca le corde dell’anima, accompagnando sentimenti e sensazioni diverse. Le prime due tracce (Riflettere e L’amore da avere con sé), ad esempio, sono più potenti e rabbiose, ma poi lasciano spazio alla terza (Un solo respiro al suo fianco), che invece è eterea, leggera, con la chitarra che sembra un respiro ma anche una carezza che ci accompagna lievemente per quattro bellissimi minuti totalmente strumentali.

In questo album, il ritmo è sempre vivo, sostenuto, non ci sono mai pause e ogni pezzo induce una riflessione. Non c’è mai una deviazione verso qualcosa di banale o già troppo sentito. Il brano Expired Days, ad esempio, è un trionfo di internazionalità, non solo perché è l’unica canzone in lingua inglese del disco, ma anche e soprattutto per l’alchimia tra la voce matura e potente di Franchini e la musica di Gary Lucas, che fa vibrare la chitarra, la fa giocare tra rock e blues con una perfetta linea armonica.

Non ci si annoia mai, non ci si spegne mai, si ricevono continue incitazioni, continui stimoli, trascinati dalla fierezza potente di A schiena dritta o dalla voglia di perdersi invocata nel ritornello di Il regalo (ascolta qui) o ancora dall’energia rabbiosa di Pecora nera. In mezzo, troviamo le atmosfere malinconiche di Ricordarmi di voi, quelle intime e profonde di Senza parlare (che ha una struttura davvero originale) e, infine, l’anima struggente di Tentativinerti, traccia che chiude l’album.

“Tutto può cambiare in un attimo”, dunque, è un disco riuscito, intenso, completo, che sfugge all’omologazione, non è convenzionale e riesce a emergere dalla noia e dalla ovvietà di quelle produzioni che sanno di già sentito, già visto, già…tutto. Alessio Franchini e il Circolo dei Baccanali ci propongono la vita e la sua attualità, senza mai banalizzarla, né a parole né in musica. E oggi questo è un merito non da poco. Quindi, se amate la musica che si sa distinguere con stile, senza saccenteria, stracciate via la retorica e le ridondanze musicali e ascoltatevi questo album di ottima fattura. Vi rigenererà.

FrankaZappa -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Tutto può cambiare in un attimo”