Se il futuro è all’insegna della green economy, è necessario che anche i quadri dirigenziali delle aziende del settore restino al passo con le nuove tecnologie e scoperte a favore dell’ambiente. E quando si parla di responsabilità aziendali, formazione ed esperienza ricoprono un ruolo fondamentale. Prima delle imprese e del lavoro, a sostegno dello sviluppo sostenibile entrano in gioco le università, la cui offerta didattica, al di là del Diritto e dell’Economia, si sta dirigendo progressivamente verso un ventaglio di opportunità mirate alla formazione di dirigenti e manager green. Master di primo e secondo livello, corsi specializzati e seminari interfacoltà incentrati sulle tematiche ambientali rappresentano un fenomeno a banda larga su tutto il territorio nazionale, dimostrando ancora una volta l’eccellenza della realtà accademica nostrana.

Nuovi corsi di studio, ma soprattutto nuovi sbocchi professionali per chi si appresta ad intraprendere un percorso didattico fondato sui tre capisaldi della green economy: sostenibilità, ambiente ed energia. Tra le invenzioni della formazione green vi sono ecomanager, esperti d’impatto e qualità ambientale, di energie e fonti rinnovabili. Il Politecnico di Milano si presenta come istituto all’avanguardia nell’ambito della formazione sostenibile, che offre agli studenti l’opportunità di seguire le lezioni anche da altre location, attraverso una piattaforma interattiva molto diffusa negli Stati Uniti, la cosiddetta “blackboard” (letteralmente “lavagna”), un espediente che consente di conseguire il titolo di studio a distanza.

Restando sempre nel capoluogo lombardo, si ricordano i master presentati da poco alla Bocconi, che ormai da qualche anno cerca di concretizzare i concetti chiave di sostenibilità e qualità con i master in Green management, Energy and Corporate Social Responsability, che, partendo dai meccanismi base dell’industria energetica, offrono un quadro formativo completo e dinamico.

Per quanto riguarda le altre città italiane, si ricordano i master in Comunicazione per la sostenibilità dell’Istituto europeo di design di Torino, l’Energy Master dell’Università di Bologna e il master in Ambiente e Qualità della Strategies Business School di Bari. Il costo dei corsi resta ancora un anello debole della catena: per accedere al master sono necessarie iscrizioni dai seimila ai diecimila euro, giustificati dalla presenza di esperti internazionali e strutture efficienti. Le richieste d’accesso continuano tuttavia ad aumentare, lasciando intravedere un futuro in cui anche i piani alti delle aziende saranno in grado di ragionare con una mente decisamente rinnovabile.

Laura Olivazzi -ilmegafono.org