Questa settimana abbiamo una bella anteprima assoluta da sottoporre alle vostre pregiate orecchie. “Alka for children” è un progetto della casa discografica indipendente Alka Record Label in collaborazione con l’associazione di “Vola nel Cuore”. Massimiliano Lambertini ha avuto questa idea che servirà ai lavori di costruzione della Scuola Elementare di Mirabello (FE), in sostituzione di quella distrutta dal terremoto e per l’acquisto di attrezzature mediche per i reparti pediatrici dell’ospedale di Ferrara. Un’idea buona sotto tutti i punti di vista che vale la pena di ascoltare.

L’album conta dodici cover realizzate e cantate dalle band di Alka, alcune delle quali abbiamo avuto il piacere di commentare per voi in altre occasioni (Cosmic Box, Dubby Dub, Following Friday, Koiné, Livancliff, M’ors, The Bankrobber, Underground Railroad). Come ci siamo detti altre volte, le cover, generalmente deprecate, sono in realtà un’occasione ghiotta per rivivere certi brani. E questi sono tutti pezzi che hanno fatto la vostra storia. È interessante riprenderli in cuffia o sulla cassa nella versione più rock che ci propongono Alka e le sue band.

Il disco si apre con Pensieri e Parole di Battisti e Heroes di Bowie interessanti. Poi ci deliziamo con la grinta del primo singolo Senorita, brano di Ruggeri, realizzato con la partecipazione straordinaria e gustosa dello stesso cantautore, bello potente in questa versione. Never let me go again, con il pezzo di piano devastante e sconvolgente sulla scia dell’originale dei Depeche Mode. Sunday Morning è ancora più cupa e nebbiosa dell’originale, ma una voce molto profonda ci ricorda i Velvet Underground. Molto carichi su Power of love, versione parecchio punk e con intonazione perfetta.

L’energia di Suck you dry dei Mudhoney prepara alle sfide più difficili. Continuano le incursioni anglosassoni con un bel pezzo di Young, Rockin’ in the free world, un messaggio bello, che contiene il senso di questo progetto: “keep on rockin’ in a free world”. Verso il finale andiamo a riprendere il vecchio Dalla con L’ultima luna. Si chiude con La stagione dell’amore di Battiato, con un’intro di basso molto interessante, il resto lo fa il climax ascendente di questo capolavoro.

L’attenzione e la cura con cui sono state mixate sia in studio che nella tracklist questi brani segnala l’impegno di questi giovanotti alle prese con dei mostri sacri. Non c’è davvero ragione di perdersi il release party per chi può andare a Ferrara il prossimo 12 dicembre. In ogni caso, ci penseremo noi a tenervi aggiornati.

Penna Bianca –ilmegafono.org