Se siete stressati e avete bisogno di una bella carica di energia, abbiamo una soluzione: basterà ascoltare “Stress” il nuovo Ep pubblicato (lo scorso 9 dicembre) dalla giovane artista campana Etta. Prodotto da B Music Records e distribuito da Ada Music Italy, “Stress” si compone di cinque tracce, per un totale di circa quindici minuti di musica tutti contraddistinti da energia e dinamismo. Una produzione che racchiude al suo interno diversi spunti interessanti, sia in termini di tematiche trattate sia dal punto di vista della musica.

Come è facile comprendere dal titolo, Etta ci presenta il suo personale punto di vista su questioni che riguardano da vicino la società di oggi. Sono questioni che portano stress in chi li vive, sono gioie e dolori, sono percorsi interiori che elaborano amarezze e dispiaceri, amori e tradimenti. Tutte sfaccettature di una nuova quotidianità che muta in maniera molto più frequente, soprattutto dal punto di vista delle generazioni più giovani, soggette a cambi molto più repentini e di conseguenza a emozioni più forti.

Etta inquadra tutto questo in un contesto deciso, senza filtri, a tratti quasi caotico. Sono emozioni che vengono fuori di getto, un messaggio musicale lanciato dritto in faccia all’ascoltatore, senza mezzi termini, capace sia di scuotere sia di far riflettere. Sul piano delle sonorità, quello che troviamo dentro “Stress” è un mix di suoni molto interessante, che definisce come punto di partenza un rock alternativo molto attuale per poi deviare pesantemente verso altre sfumature, creando così un sound che, a prescindere dai gusti musicali, ha quell’impronta di originalità che, specialmente di questi tempi, è molto apprezzabile.

Etta (che abbiamo avuto ospite nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play)” inserisce lungo le tracce di “Stress” dei richiami alla musica punk, ma anche al pop; non mancano inoltre dei riferimenti un po’ più di new generation, come dettagli derivanti dal nu metal e dall’elettronica. È un mix di suoni davvero intrigante, non scontato, che stuzzica chi lo ascolta. Quello di Etta, dunque, è in definitiva un ottimo step, un bel passo per la sua promettente carriera artistica.

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina dell’Ep “Stress”