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Canzone d’autore che parla all’anima: il nuovo singolo di Giovanni Battaglino

Punteggio 93%

È uscito lo scorso 18 febbraio il nuovo singolo del cantautore Giovanni Battaglino, un brano intitolato Non ho occhi, con il quale l’artista piemontese offre la sua personale analisi rispetto al delicato tema degli ipovedenti. La presentazione del brano ci fornisce un degno riassunto dei contenuti e delle sensazioni che hanno accompagnato Battaglini durante la produzione musicale di questa opera: “L’idea del brano è proprio quella di far conoscere aspetti spesso ignorati da chi pensa di poter giudicare attraverso degli occhi sani che non sempre sono in grado di interpretare la realtà”.

In abbinamento a questo importante tema, attraverso Non ho occhi Giovanni Battaglino mette in risalto tutta la sua sensibilità di artista e il suo estro compositivo, grazie a un intreccio di armonie e suoni che, fin dal primo ascolto, spogliano di ogni dubbio l’ascoltatore sulla qualità di ciò che è stato proposto al suo orecchio.

Dal punto di vista prettamente musicale, Non ho occhi è una ballata contemporanea nel più classico e gradevole degli ambienti sonori cantautorali, di quelli dove è possibile perdersi con la fantasia compositiva, dove fondere più sfumature e generi o abbellire a proprio piacimento una particolare frase. È un ambiente dinamico e propositivo, che trasmette un senso di libertà, dentro il quale l’artista concede, per mezzo di suoni e strumenti, un’analisi sincera e dettagliata di quello che percepisce il suo animo.

Il principio di Non ho occhi è un pacato accompagnamento di pianoforte, che funge da incipit per un tipo di contesto sonoro che va via via arricchendosi con lo scorrere dei secondi, aggiungendo e ricamando dettagli e colori, amalgamandosi con la narrazione del testo in un’unica essenza artistica, per poi infine ritornare allo stato di quiete iniziale. Quello di Giovanni Battaglino (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è un valido esempio di cantautorato vecchia scuola, di quelli che riescono ad unire alla gradevolezza e alla qualità musicale anche il personale punto di vista dell’artista su tematiche importanti, come è in questo caso quella legata agli ipovedenti.

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina del singolo “Non ho occhi”

Pillola

93%

In breve Non ho occhi è una ballata contemporanea nel più classico e gradevole degli ambienti sonori cantautorali, di quelli dove è possibile perdersi con la fantasia compositiva, dove fondere più sfumature e generi o abbellire a proprio piacimento una particolare frase. È un ambiente dinamico e propositivo, che trasmette un senso di libertà.

Cantautorato
95%
Melodie ed arrangiamenti
92%
Testi e contenuti
93%

Autore

Manuele Foti

Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, diplomato in pianoforte presso il Conservatorio "F.Cilea" di Reggio Calabria, ho studiato chitarra elettrica per molti anni e sono un aspirante compositore. Mi piace etichettarmi musicalmente come un punto di convergenza tra sacro e profano, alla continua ricerca di nuove espressioni sonore all'interno di qualsiasi genere musicale. Redattore al servizio della musica (e non solo) dalla provincia di Reggio Calabria, "a caccia" di talenti emergenti della scena italiana e internazionale.

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