«È con un po’ di tristezza e grande sollievo che vi dico che questa notte lascio gli Oasis. La gente scriverà e dirà quello che vorrà, ma semplicemente non potevo lavorare con Liam un giorno di più. Le mie scuse a tutte le per­sone che avevano comprato i bi­glietti per Parigi, Costanza e Milano». Sono passati circa 2 anni da quando Noel Gallagher scrisse queste esatte parole  in un comunicato stampa durante un tour europeo; la storia musicale col fratello Liam e, conseguentemente, quella degli Oasis finirono.

Gli Oasis è un gruppo rock britannico che, durante il loro periodo di attività (1991-2009), ha inciso innumerevoli successi che ognuno di noi avrà sicuramente ascoltato almeno una volta: citiamo Stand by me, Wonderwall e The importance of being idle, tra le più conosciute. Tuttavia gli Oasis non hanno mai avuto una formazione di musicisti stabile: a parte Noel e Liam, si sono susseguiti numerosi musicisti e tutti, prima o poi, sono stati sostituiti.

Davvero un peccato per chi era stato considerato come diretto erede dei Beatles e che, per delle divergenze caratteriali, la cui fonte forse erano proprio i due leader del gruppo, a volte ha dovuto mettere da parte la musica. Ma questi problemi caratteriali erano diventati insostenibili e i fratelli Gallagher hanno intrapreso strade diverse, abbattendo cosi la possibilità di far entrare ancora di più gli Oasis nella storia. Liam ha formato un altro gruppo, i Beady Eye, mentre Noel ha intrapreso la carriera solista, la quale si sta concretizzando proprio in questo periodo.

Con i due singoli pubblicati recentemente, The death of you and me e Aka…What a Life, Noel Gallagher ha inaugurato la sua nuova carriera. Analizzando l’aspetto musicale di queste due canzoni notiamo che non si discostano molto dal genere trattato dagli Oasis, e questo conferma che il vero problema del gruppo era proprio qualcosa che con la musica non aveva niente a che fare.

La nuova “oasi” di pace e tranquillità ha permesso a Noel Gallagher di comporre altre canzoni che sono state tutte racchiuse, insieme alla precedenti due che abbiamo citato, nell’album in uscita il 17 ottobre e intitolato “Noel Gallagher’s High Flying Birds”. Tale album ha tutti i presupposti per balzare in vetta alle classifiche musicali in quanto, oltre alla risaputa bravura dell’autore, vi è un forte interesse mediatico da parte di tutti i fan dei vecchi Oasis, ma anche dei critici musicali che vorranno valutare le nuove possibilità che questo esordio solista potrà fornire in futuro alla rockstar britannica.

Le premesse, a nostro avviso, sono state decisamente buone coi due singoli già estratti; pur non discostandosi dalla sue origini musicali, si nota in Noel Gallagher una nuova libertà musicale. Intraprendendo la carriera solista sembra che l’ex co-fondatore degli Oasis abbia liberato la sua vera musicalità che, pur non essendo molto diversa da quella del fratello, è qualcosa che un musicista non può e non deve trascurare; non bisogna mai sopprimere gli “istinti” musicali per scendere a compromessi. La serenità è un elemento fondamentale per un artista, quindi attendiamoci un album altrettanto bello e carico di emozioni così come lo sono The death of you and me e Aka…What a Life!

Manuele Foti –ilmegafono.org