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L’eccellente inquietudine rock di Massimiliano Martines

L’eccellente inquietudine rock di Massimiliano Martines

“Ciclo di lavaggio” è il terzo lavoro discografico di Massimiliano Martines, cantautore e, soprattutto, artista poliedrico che si muove tra musica, teatro e poesia. Al limite tra cantautorato e post rock, l’album propone dieci tracce caratterizzate da una profonda inquietudine che richiama la dannazione creativa dei poeti maledetti.

Questo disco ci regala, infatti, ballate arrese fatte di poesie che danno voce ad ansie deformi, incubi e pensieri brutali come l’età che popoliamo. Lascia davvero sorpresi se lo si sa ascoltare e se lo si guarda sbocciare nel suo profumo pungente di fiore del male. Troverete, da un lato, iene che gioiscono del vostro funerale (Amo le novità), bambini cresciuti in fretta per ingannarvi con illusioni e con “mi consenta” (La scatola e l’inganno); dall’altro, troverete gli arresi, i truffati, chi per la strada resta con la notte nel cuore (Tutto uguale), chi non si è mai perdonato nulla da bambino indurendo troppo in fretta (I colori dell’autunno).

Non mancheranno testi febbricitanti e ipnotici, che furono l’anima migliore del Lindo Ferretti padre del punk italiano. In tal senso, merita una menzione particolare il brano La guerra dei fiori rossi, scritto a quattro mani con Vince Pastano, chitarrista di Vasco Rossi e di Luca Carboni. Si tratta di una rilettura dell’omonimo film di Zhang Yuan (2006), che denuncia i metodi repressivi dell’educazione infantile in Cina.

Quella di Martines è musica di qualità che aggiunge suggestioni alle parole e rievoca immagini seducenti e labirintiche, ora carezzevoli, ora durissime (Mi sto preparando) e sempre ricercatissime. Le sonorità ricordano volentieri la sperimentazione fecondissima che fu dei primi Marlene Kuntz.

Al di là di tutto ciò, questo album sembra essere un canto disperato e accoratissimo per ricordarci di non arrenderci agli egoismi e ai sogni neri. È un tentativo duro e ostinato per convincerci a non essere anche quest’inverno vigliacchi come sempre (Ciclo di lavaggio). In poche parole, non importa se i tuoi mostri sono semplici o complicatissimi (Perla nera), Massimo Martines ci avverte: “Stiamo sbagliando allontanandoci/stiamo cedendo a quelli cinici/stiamo perdendo”. E ci esorta: “Cambiamo adesso!”.

Il nostro Megafono, come sapete, “ama le novità”. Questa settimana, semplicemente, ama questo eccellente album che uscirà il 23 marzo su tutti i principali store digitali, ma che potete già trovare in vendita sul sito www.dry-art.com.

FrankaZappa –ilmegafono.org

Autore

FrankaZappa

Collaboro da tempo con Il Megafono, dove insieme a Manuele curo la pagina musicale e il programma "The Independence Play" sulla nostra radio web. Sono una metallara nostalgica, stregata, quando ero poco più che bambina, dall'urlo "Looove" di Robert Plant. Di quell'amore per la musica ne ho fatto la mia spina dorsale di "metallo non metallo" che mi ha portato fino a qui. Oggi amo un sax che non mi corrisponde. Grazie a lui e al jazz ho scoperto che ancora esistono nuovi pianeti da esplorare, perché per me alla fine la musica resta l'unico modo di immaginare "the dark side of the moon".

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