Claudio Barzetti è un cantautore molto bravo. Eppure dobbiamo confessare che la prima volta che lo ascoltammo ci venne da dire: “Eccolo, l’ennesimo cantautore nome e cognome pronto ad ammorbarci con la solita manfrina”. Quando invece si passò all’ascolto del suo primo disco, fummo costretti a ricrederci. Perché Claudio sa quel che fa. La sua penna è sia classica che moderna, non tendente al banale e piena di creatività. Lui è uno di quelli che dentro di te sai che prima o poi ce la farà. Claudio Barzetti (che abbiamo avuto ospite nel corso dell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è un artista che ha saputo cambiare strada e percorrerla tutta.
Dopo la sua esperienza in due band e dopo aver girovagato un po’, accompagnato dalla sua voce e dalla sua chitarra ha iniziato la sua carriera da solista, pubblicando un album di esordio che ha incontrato il favore dei critici. Quindi, è tornato a casa, nella sua Bergamo, per lavorare a un nuovo disco. Due mesi fa ce ne ha offerto un assaggio, rilasciando il primo singolo estratto, intitolato La segreteria. Questo brano non è altro che l’ennesima riconferma di un talento in espansione che, speriamo, non smetta mai di crescere.
Il suo stile rientra nel sovraffollato mondo dell’indie italiano, ma con la capacità di distinguersi e di offrirci un brano che scorre con ironia e con grande leggerezza. Una canzone che mischia l’indie-pop con un cantautorato italiano raffinato, che ci riporta ad artisti come Brunori o Cremonini. Ma è anche una ballata malinconica e piena di sentimento come piace a noi. Un sentimento così profondo che lo si sente persino dalle prime note.
In poche parole, non sappiamo più come consigliarvi l’ascolto di questo cantautore che, con una semplicità disarmante, riesce ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo (apparente).
Heisenberg -ilmegafono.org
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