Nella vita può succedere che sogni di fare un mestiere e poi, invece, la creatività e il talento ti portano altrove, a seguire altri percorsi. È quello che è accaduto a un artista molto bravo, che sognava di fare il postino, affascinato dalla dimensione romantica e nostalgica di quel mestiere, e poi invece si è trovato a cantare tutto quello che aveva dentro e a trasformarlo in canzoni. Lui è Guidoboni, cantautore emiliano che, il 16 giugno scorso, ha pubblicato il suo disco d’esordio, un Ep intitolato “glu”. Quattro tracce dalle quali traspare l’anima nostalgica e malinconica dell’artista, la cui scrittura riporta a un passato nel quale tutto, attraverso i ricordi, ci appare più spensierato e genuino, con i riferimenti semplici che hanno segnato la nostra adolescenza e post adolescenza, con le cartoline di famiglia, gli amori passati, le persone andate via.

Ma “glu” non è solo questo, perché dentro le sue canzoni c’è anche la denuncia contro una società attuale priva di sostanza e sempre più basata sull’apparenza e sulla superficialità, nella quale tutto è in vendita e l’essere umano è messo da parte. I testi mettono in mostra la capacità di scrittura di questo cantautore molto interessante, ma il suo punto di forza è senza dubbio la voce. Guidoboni ha una potenza vocale che arriva e scuote, con il suo profondo graffio. Il tutto perfettamente incastonato dentro una cornice sonora essenzialmente pop, dove gli effetti praticamente non esistono e gli arrangiamenti inseguono e afferrano la stessa purezza che troviamo nella voce e nel messaggio contenuto nel disco.

Guidoboni (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) riesce a farsi notare già dal primo ascolto, non ha bisogno di sperimentare, riesce facilmente a emergere anche dentro un genere che è ormai stracolmo di proposte e di aspiranti cantautori. Nella vasta cantina dell’indie-pop italiano, dove accanto a vini d’annata ne troviamo molti altri di scarso valore, Guidoboni è una bottiglia nuova che può aspirare a stare in mezzo alle etichette più pregiate. Il primo assaggio ci ha lasciato un ottimo retrogusto, speriamo di vederlo presto in un disco di lunga durata, così da capire se questo talento saprà farsi strada e trovare la sua meritata consacrazione.

Redazione Musica -ilmegafono.org

La copertina dell’EP “glu”