A distanza di sette anni dal loro ultimo lavoro, gli Endless Harmony hanno appena pubblicato il loro nuovo disco, intitolato “Emerge”. Si tratta del secondo lavoro di ampia durata per la band veronese nata nel 2010, un album che sembra avere come obiettivo quello della consacrazione e della definitiva maturazione del loro stile musicale che, come si ha modo di notare all’interno delle sette tracce che compongono “Emerge”, è tutt’altro che un sound banale e scontato.

Innanzitutto si tratta di rock, che di questi tempi ossessivamente cantautorali e pop non fa mai male. Nella fattispecie, gli Endless Harmony ci mostrano qualcosa di veramente deciso, un’onda d’urto che aleggia, senza mai allontanarsene,  tra il rock alternativo e – con particolare interesse – quello che si può definire senza troppi patemi d’animo come hard-rock. Un mix di suoni e armonie che non lascia spazio a indugi: quello che ascoltiamo lungo “Emerge” è pura energia rock che non conosce momenti di sosta o di riflessione, sono emozioni veraci che vengono fuori con grande decisione.

Il contesto sonoro di “Emerge” presenta infatti ritmi quasi sempre spediti, la chitarra è distorta sia nella parte solista che in quella ritmica, la voce è energica e trascinante, quasi dirompente nella sua narrazione. Lungo le tracce, esposte in lingua inglese, le sonorità sono pesanti e crude, con qualche accenno ad accordi che ricordano ambientazioni noise, con l’obiettivo che in conclusione pare essere quello di scuotere chi ascolta.

In definitiva “Emerge” è una bella rappresentazione rock e una riuscita conferma per gli Endless Harmony (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”). Un album che rappresenta un valido step di crescita e un’ottima traccia nel loro curriculum musicale.

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina dell’album “Emerge”