Dissacranti, potenti, provocatori: è meglio andare al sodo e non sprecare troppe parole per definire i Duocane, power duo pugliese, composto da Stefano Capozzo (basso e voce) e Giovanni Solazzo (batteria). Essenziali e allergici a qualsiasi tipo di luogo comune, barocchismo o frase di circostanza, i Duocane propongono il loro terzo lavoro discografico, il primo full-lenght dopo due precedenti Ep patoriti nel 2019 e nel 2020 (rispettivamente “Puzza di giovani” e “Sudditi”). Il loro nuovo disco, uscito a ottobre scorso, si intitola “Teppisti in azione nella notte” ed è un concentrato di potenza rock.

Otto tracce nelle quali l’ironia provocatoria dei testi e l’attitudine dissacrante dei Duocane emergono senza alcun freno, in modo diretto e crudo, senza troppi giri di parole, da veri teppisti che non badano troppo alla forma o a chi hanno davanti. Parole con le quali giocano, in un girotondo divertito al centro del quale però c’è la musica. Perché, alla fine, la sola cosa che conta per loro è suonare, sudare, scatenare il ritmo.

Il sound di “Teppisti in azione nella notte” è un alternative rock potentissimo, che poi si apre a sfumature stoner e noise, ma offre anche spunti punk e assaggi di elettronica. Una costruzione sonora che, seppur in apparenza spontanea e istintiva, è invece il frutto di una ricerca, di uno studio sulla struttura delle canzoni, sulla loro capacità di introdurre variazioni che arricchiscono l’album, conferendogli un tocco di originalità.

Ciò detto, nel loro disco, i Duocane (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) mantengono la loro essenza, il carattere di due vecchi amici cresciuti con la musica e soprattutto con la passione per un certo genere di musica. Quella che si può ascoltare solo senza resisterle, lasciandosi andare, muovendosi a tempo e scatenandosi insieme a chi la suona.

Redazione -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Teppisti in azione nella notte”