Si intitola “Mala tempora, bona tempora” ed è il nuovo album della band dei La Quadrilla, un disco uscito lo scorso 3 giugno, con il quale l’esperta band nata nel 2013 torna a far parlare di sé e a raccontarci il suo piacevole sound. “Mala tempora, bona tempora” si struttura con nove tracce che, come avviene sempre all’interno delle produzioni discografiche dei La Quadrilla, ci offrono non solo della bella musica, ma anche il personale punto di vista del gruppo su importanti tematiche socio-culturali. Un elemento essenziale, a nostro modo di vedere, per chi si cimenta nell’arte di far musica.

Da un punto di vista dei generi trattati, all’interno di questo disco troviamo principalmente quello che è il cavallo di battaglia della band, ovvero un genere folk dinamico e ben ritmato che riesce a trasmettere il groove a chi si cimenta nell’ascolto, sia in termini di movimento che di contesto sonoro. Quello dei La Quadrilla (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è più un tipo di combat-folk, di quelli che tuttavia non si lanciano in stravaganze o in un numero eccessivo di sfumature melodiche.

La formazione della band è infatti essenziale, una formazione basic per il genere trattato, ma che tuttavia riesce a generare sonorità che trasmettono vitalità ed energia. È un folk che strizza l’occhio, senza nascondersi, al cantautorato italiano anni ‘80, non solo in termini di suoni ma anche di contenuti testuali, con delle narrazioni che quasi sempre assumono quel pizzico di senso poetico che ha caratterizzato questo stile. “Mala tempora, bona tempora”, dunque, è un album capace di unire tematiche importanti ad una altrettanto importante qualità sonora.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Mala tempora, bona tempora”