Tutto quello che ci emoziona, nel bene o nel male, è parte di un’umanità vera, imperfetta, fatta di persone che sognano, combattono, amano, soffrono, si arrabbiano, sbagliano, si sentono parte di qualcosa. Non esiste l’eroismo, ma solo la verità delle scelte e dei sentimenti che definiscono le azioni delle persone. Questo è quello che, alla loro maniera, i Vandarko, rock band made in Caserta, raccontano nel loro disco di esordio, intitolato “Falsi eroi” e pubblicato il mese scorso con l’etichetta Alka Record. Otto tracce di puro alternative rock che, tra riff, assoli, distorsioni, ci scaricano addosso un fiume di emozioni. Il tutto reso bene da un cantato che sa incastrarsi perfettamente con le atmosfere che ogni brano restituisce all’ascoltatore.

Musicalmente, quello dei Vandarko è un alternative rock di stampo italiano, coerente con il concept alla base di questo disco. I contenuti sono intelligenti, i testi ben scritti costruiscono tracce che suscitano un senso profondo di liberazione, basato sulla capacità di ciascuno di noi di scegliere su cosa puntare, su quali emozioni fondare le nostre azioni, diffidando di giudizi, etichette preconfezionate e soprattutto dei falsi eroi e degli “avvoltoi” che sono tra di noi.

Un buon esordio, quello dei Vandarko (che abbiamo avuto ospiti nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica), forse non troppo nuovo dal punto di vista musicale, ma sicuramente gradevole all’ascolto. Poco meno di ventisette minuti di alternative rock ben fatto e di emozioni da raccogliere. Per dirla con i Vandarko, questo album racchiude “tutto ciò che ci disturba, tutto ciò che ci solleva, che ci tocca in qualsiasi modo e per qualsiasi ragione”.

Redazione -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Falsi eroi”