Una immersione nella mitologia, attraverso la musica e la voglia di sperimentare di due artisti molto bravi, che insieme compongono un duo molto interessante. È quello che ci propongono i Notaqnia, creatura partorita da Simone Ponte e Sergio Salomone che, lo scorso 27 maggio, hanno pubblicato il loro primo album, intitolato “Death of Actaeon” e distribuito da (R)esisto, edizioni Materiali Musicali. Un disco in nove tracce, con pochissimo testo, minimaliste, dove pochi strumenti e il computer compongono una linea sonora di pura elettronica, nella quale si rintracciano le sperimentazioni e le suggestioni dei due musicisti che compongono i Notaqnia. Il sound è ipnotico, trattiene l’ascolto e poi lo libera, attraverso le variazioni, le sfumature che toccano fugacemente altri generi, richiamando ad esempio atmosfere rock o dark.

Come si evince dal titolo, “Death of Actaeon” è un concept album. Ed il concept sul quale si fonda è molto interessante e lontanissimo da qualsiasi costruzione banale. Il tema, infatti, rimanda al mito, precisamente a quello di Atteone, contenuto nelle Metamorfosi di Ovidio. Atteone era un personaggio greco, nipote di Apollo, che, per aver visto il corpo nudo di Artemide, durante una battuta di caccia, venne punito dalla dea, la quale lo trasformò in cervo. Trasformazione di cui Atteone si accorse solo dopo essersi specchiato in una fonte. Nella sua nuova forma, egli non venne riconosciuto dai suoi cani, che lo sbranarono. Proprio con i nomi dei cani di Atteone (e le caratteristiche di ciascuno di essi) sono intitolate le tracce che compongono questo disco.

Un bel lavoro, quello dei Notaqnia (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica). Un album non banale, dove ricerca e sperimentazione danno come risultato un’elettronica di qualità, originale e coerente con le atmosfere del racconto mitologico. Un esordio molto positivo e convincente.

Redazione -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Death of Actaeon”