Esce oggi il nuovo singolo che sancisce l’esordio musicale dei Moise, giovane band milanese. Un brano piacevole e dal titolo decisamente diretto, che non lascia spazio a interpretazioni: Ho mandato tutto a puttane. Se il riassunto emotivo e il messaggio musicale vogliono esprimere senza troppi eufemismi un disagio, un contesto degenerato in maniera improvvisa e forse imprevista, d’altra parte le parole e la musica con le quali viene concepito e strutturato questo singolo danno tutt’altra impressione. Il sound, infatti, presenta una gradevole alternanza che riesce a bilanciare momenti tendenzialmente pacati (nei quali si sente montare qualcosa in sottofondo) ad altri in cui viene appunto buttato tutto fuori con grande energia: un’onda d’urto che, anche se attesa, colpisce ugualmente con forza e scuote i timpani di chi ascolta.

Ho mandato tutto a puttane è imbevuto di un alternative-rock molto moderno, che piace e cattura, di quelli che si liberano dagli strumenti con semplicità e sfrontatezza, che si mischiano volentieri ad altri generi musicali, dando vita così a delle sonorità ibride che non possono far altro che stuzzicare l’orecchio di chi ha voglia di ascoltare qualcosa di diverso da quanto proposto dal mainstream.

Nel caso dei Moise (che abbiamo ospitato durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”), le contaminazioni della struttura melodica di base sono rappresentate da una sorta di mix tra presente e passato, tra un pop contemporaneo e delle sfumature punk un po’ più vintage, tra delle espressività vagamente poetiche o comunque riflessive e dei momenti in cui invece viene tutto fuori di getto, senza filtri né freni inibitori. Il prodotto finale è sicuramente valido in termini di genere e musicalità, capace di attirare l’interesse di molte categorie di ascoltatori. Quello dei Moise è in definitiva un buon esordio. Adesso li aspettiamo con un lavoro di ampia durata per confermare quanto di buono abbiamo già ascoltato in questo singolo.

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina di “Ho mandato tutto a puttane”