Di Rudy Saitta avevamo parlato l’estate scorsa (leggi qui), quando era appena uscito il suo primo singolo, Croissant. In quell’occasione avevamo apprezzato la delicatezza delle melodie, la fusione elegante tra l’indie-pop e le sonorità latine, attraverso le quali il cantautore siciliano, trapiantato in Piemonte, raccontava le atmosfere parigine e la malinconia di un amore perduto. Dopo un secondo brano (Maria Colombia) ritroviamo Rudy con il suo terzo singolo appena pubblicato e intitolato Buenos Aires.
Come si evince dal titolo, c’è un richiamo al Sud America, che ritroviamo anche e soprattutto nel sound. La chiave sonora infatti è sempre quella che unisce un ottimo indie-pop italiano a melodie latine, con un riferimento ai suoni caraibici di Vincente Garcia, cantautore domenicano fra i principali esponenti di questo genere. Questa canzone è una carezza leggera, con il quale Rudy Saitta ci racconta della voglia di evadere, andare via, lasciarsi alle spalle la pesantezza della vita quotidiana, che ci ossessiona con i problemi e con le atmosfere pesanti della pandemia.
Un viaggio che ha come meta, questa volta, Buenos Aires, a testimonianza dell’amore profondo che il cantautore siciliano prova per l’America Latina. Un viaggio che parte da tutto quello che non va, dal lavoro che opprime, da una storia d’amore che frana, da quell’insofferenza che fa mancare l’aria, dal desiderio di andare via, almeno per un po’, per respirare, prendere aria, ricaricarsi. Un viaggio che, però, molto spesso è metaforico e trova la sua concretizzazione in amori tossici o in sostanze nocive, che illudono che si possa trovare pace, scappare dalle proprie ansie quotidiane, ma che invece non fanno altro che provocare stordimento.
Buenos Aires è dunque non un luogo fisico, ma un luogo della mente che ci porta costantemente lontano, tra smarrimento e speranza. Rudy Saitta (che abbiamo avuto ospite nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è riuscito, con semplicità, a trasportarci nella complessità del nostro tempo, lo ha fatto con una melodia leggera e armonica che scorre molto bene lungo le parole del testo. Un altro bel brano di questo bravo cantautore. Continueremo a seguirlo, aspettando l’album.
Redazione -ilmegafono.org
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