Tra le poche cose positive che il lockdown ci ha concesso possiamo sicuramente annoverare la possibilità di riflettere, di ragionare sulle nostre emozioni e su quelle altrui, su ciò che è importante e su cosa non lo è. È una possibilità che molti artisti hanno colto, trovando anche spunti per il proprio estro compositivo. Come ha fatto Giulia Crescentini, che proprio durante questi periodi di confinamento forzato ha strutturato il singolo che vi presentiamo.

Uscito lo scorso 19 febbraio e prodotto dall’etichetta Gate 19, il singolo di Giulia si intitola Il freddo è uno stato mentale e si sofferma principalmente sulla pochezza di sentimenti o sugli atteggiamenti inappropriati che le persone hanno nei confronti della vita e delle relazioni con gli altri. Il concetto di “freddo” è inteso come un vuoto emotivo, un senso di egoismo intenso e spesso inconscio che, secondo Giulia, porta spesso a farsi del male da soli in maniera del tutto illogica.

Per dipingere questo freddo interiore Giulia Crescentini ci porta dentro un’ambientazione cantautorale con un evidente marchio indie. Le parole intense e dirette del testo si intrecciano con la sua chitarra acustica, la quale detta non solo la base armonica ma spesso anche il ritmo del brano, lasciando poco spazio ad altri protagonisti. Per irrobustire il brano, che per concezione si presterebbe molto ad eventi live, sono stati inseriti altri dettagli sonori, delle sfumature che abbelliscono e rifiniscono sapientemente il tutto e che accompagnano Giulia lungo tutta la sua narrazione.

Il freddo è uno stato mentale è un brano che mette in mostra le buone doti cantautorali e compositive di Giulia Crescentini (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”). La aspettiamo con una produzione di più ampia durata per confermare quanto di buono abbiamo sentito in questo singolo.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina de “Il freddo è uno stato mentale”