Siamo sempre stati convinti del fatto che, dall’unione delle esperienze musicali di un gruppo di musicisti, possa nascere qualcosa di davvero bello. Non importa quanto differenti o simili siano i percorsi intrapresi, quel che è importante è la strada che si decide di percorrere insieme, partendo da quel crocevia che prosegue poi su un sentiero fatto di passione e di amore verso la musica. Quando sono questi gli ingredienti di un progetto artistico, allora il risultato non può essere che ottimo, come nel caso del gruppo che vi presentiamo questa settimana: gli Ashi.

Musicisti navigati compongono la band degli Ashi, capaci di portare avanti idee nuove e moderne che prima si concretizzano in un ep di esordio omonimo e che adesso raggiunge la sua definitiva consacrazione con un lavoro di ampia durata, accattivante e crudo, bello da ascoltare dall’inizio alla fine.

Il genere trattato dagli Ashi è il rock, precisamente hard-rock, quello che abbiamo imparato a conoscere bene soprattutto negli anni ‘80 e ‘90, ma che più di rado viene riproposto anche oggi, con vibrazioni differenti che sanno più di new age, di nu metal o nu rock, in cui i confini e i principi compositivi non sono definiti in modo preciso, ma variano, tendendo al progressivo, all’alternative, a qualcosa di più libero e malleabile. Nel tipo di hard-rock proposto dagli Ashi è possibile trovare anche qualcosa di più prettamente folk o cantautorale, senza mai perdere d’occhio però la direzione delineata da quella strada rock di cui abbiamo parlato poc’anzi.

Tornando invece alla loro ultima produzione discografica, vi presentiamo il loro album intitolato “Corto circuito isterico”, di cui vi abbiamo dato una anticipazione nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play” . Dodici tracce di musica eccellente, sia sotto il profilo melodico che armonico, decorate con dei virtuosismi che denotano anche grandi qualità tecniche ed espressive.

Un album che non potete perdere se avete amato le band hard-rock del passato. “Corto circuito isterico” racconta con ironia e leggerezza tematiche attuali, sia sociali che di normale quotidianità. È davvero un utile schiaffo rock contro il soffocamento social che viviamo ogni giorno. Ascoltare per credere.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina di “Corto circuito isterico”