Spesso si ottiene qualcosa di musicalmente intrigante unendo varie esperienze sonore, generi molto differenti tra di loro, amalgamando melodie che solo apparentemente non sembrano poter coesistere. Da questa fusione si trae qualcosa di nuovo, qualcosa che contemporaneamente è quel piccolo step utile a far progredire la musica in quel suo processo verso il futuro.
La musica de L’orso, band nata solo qualche anno fa ma dal seguito già numerosissimo, è quel che di sonoro serve per incentivare questi step futuristici. Il loro sound ha un sapore molto italiano, patriottico da molti punti di vista, sia pop che rock, in cui però la matrice elettronica è decisamente evidente. Durante la riproduzione delle loro tracce, infatti, verrebbe da pensare di star ascoltando i Baustelle, non fosse però per i scratch e break, per le rappate improvvise, le quali risultano davvero piacevolissime nonostante siano usate in un contesto nel quale, come dicevamo ad inizio articolo, sembravano potersi inserire con difficoltà.
Il sound de L’orso è dunque un qualcosa che potremmo definire come un punto di convergenza tra il classico e pacato rock alternativo italiano, in cui è presente pure qualche sfumatura di cantautorato, e il rock elettronico di ultima generazione. Un mix davvero molto interessante e di gradevole ascolto, come abbiamo avuto il piacere di constatare immergendoci nella loro ultima produzione discografica: “Un luogo sicuro”.
Disponibile dall’11 marzo scorso sui vari store musicali online, il nuovo full-lenght de L’orso è composto da nove inediti, tutti basati sullo stile precedentemente descritto, che delineano in modo chiarissimo un lavoro di alta qualità, di piacevole ascolto e dunque, considerando anche i gusti del pubblico italiano, di sicuro successo.
Per ascoltare il singolo Non penso mai clicca qui.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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