Si intitola “Posh Punk” ed è il primo album dei Manicas. Composto da otto tracce e distribuito dallo scorso 17 giugno per Semplicemente Dischi, “Posh Punk” arriva a valle di altre produzioni di più breve durata e sancisce la definitiva consacrazione di quello che è il genere musicale proposto da questa interessante band bolognese. Quello dei Manicas è un tipo di indie capace di convogliare al suo interno diverse sfumature ed esperienze sonore. È più che altro un indie di stampo alternativo, davvero molto interessante, di quelli liberi da schemi prestabiliti e in cui l’ispirazione compositiva si intreccia con l’intensità dell’emozione che l’ha generata. Questi sono i sintomi di espressioni musicali sincere, ricamate attraverso il piacere di fare musica, e forse proprio per questo motivo capaci di dipingere un quadro dinamico e ricco, in termini sia di strumentazione che di intrecci melodici.
All’interno di “Posh Punk”, i Manicas (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) esprimono il concetto più ampio del genere che trattano, andando a contaminarlo, senza pensarci troppo, con elementi elettronici, altri cantautorali e altri ancora, come si può dedurre dal titolo stesso dell’album, derivanti da una matrice punk energica che accompagna quasi sempre l’ascoltatore lungo la tracklist.
La narrazione dei testi che cammina con la parte acustica pare invece essere un mix che convoglia in sé sia i fasti della canzone d’autore italiana sia un indie-pop più attuale, un mix in cui un velato senso poetico si unisce ad un pizzico di irriverenza, in cui si racconta in maniera semplice di emozioni complesse. In conclusione, quello dei Manicas è un album che ci ha convinto, sia in termini di qualità sia in termini di mera gradevolezza musicale. Ne consigliamo fortemente l’ascolto.
Manuele Foti – ilmegafono.org
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