Il nuovo millennio, in un solo ventennio, ha già segnato la storia del mondo. Dalla recrudescenza del fondamentalismo religioso, con attentati dalle dimensioni mai viste, alle guerre, dall’influenza dei social sulla politica e sulle nostre vite fino alla pandemia: il mondo è cambiato in fretta e tutto questo lo vediamo e viviamo ogni giorno. Gli storici hanno già aggiornato i loro annali, ma la storia continua a svolgersi anche in questo momento e tutti noi ne siamo protagonisti. È questo, in sintesi, il concept del nuovo album dei Quarzomadera, duo alternative rock dalla lunga esperienza e dalle grandi qualità musicali.
Dopo cinque anni dall’ultimo lavoro in studio, i Quarzomadera sono tornati con il loro quinto disco, intitolato “La Storia è anche ora” e uscito con l’etichetta Tunecore/Audioglobe distribuzione. Otto tracce, circa 38 minuti di musica, per un album che è un concentrato di rock puro, di riff e assoli, di distorsioni violente e dure, ma anche di melodie più simili alle ballate rock del passato. Tutto questo accompagnato da contenuti di livello, cantati rigorosamente in lingua italiana, che ci raccontano il nostro tempo, il potere, l’elemento umano con i suoi dissidi e i suoi bisogni, la voglia di ritrovarsi o di evadere da un tempo caotico e difficile, da giornate appannate e amare.
Nelle tracce dei Quarzomadera c’è totale coerenza tra il sound e la narrazione che con quel sound si vuole rafforzare. “La Storia è anche ora” è un album che mette al centro l’essere umano, lo invita a sentirsi protagonista del suo tempo (come ci ha detto Davide Sar, voce e chitarra del duo, nel corso dell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione web). Un lavoro basato su arrangiamenti di ottima fattura, su un rock che si richiama alla migliore tradizione del genere, affondando le mani nel passato per raccontarci il presente e indicarci la strada per il futuro. Da ascoltare. Muovendosi a tempo.
Redazione -ilmegafono.org
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