Musica d’autore di grande valore quella proposta da Gappa, all’anagrafe Gaspare Palmieri, raffinato cantautore e psichiatra modenese, da anni attivo sia come solista che con il progetto psicoeducativo Psicantria che racconta, attraverso la musica, il mondo del disagio psichico. Proprio da solista, Gappa ha già pubblicato tre dischi, l’ultimo dei quali, intitolato “Passeggeri”, è uscito lo scorso 22 maggio con l’etichetta Private Stanze ed è distribuito da Audioglobe. Un album composto da nove tracce, molto intime, dove risalta la qualità autoriale di Gappa che, oltre ai suoi dischi e ai progetti musicali, è anche autore di libri e saggi.

I contenuti denotano capacità di scrittura, ricchezza culturale e una spiccata profondità d’animo, che sono il marchio di fabbrica di questo bravissimo cantautore. Ad accompagnare questi testi così delicati e intensi c’è una linea sonora che parte da un taglio blues per poi accogliere numerose sfumature e generi, arricchendo il disco con interventi di svariati strumenti. Ne viene fuori una deliziosa varietà musicale che accarezza l’ascolto, ci trasporta dentro le atmosfere e le melodie cangianti delle tracce, dentro i concetti e le parole di questo ottimo album.

Un disco che ci parla di libertà, resilienza, resistenza, speranza, impermanenza, di amore e spiritualità, tirando in ballo Platone (La Caverna), personaggi kafkiani (Gregor Samsa), Buddha (Siddartha). Ci sono ballate meravigliose e intime, come E cammina, cammina, cammina, o più malinconiche, come Nei cieli di Modena, dedicata alla sua città e ai giorni del terremoto del 2012. Il tratto è quello tipico del cantautorato e della canzone d’autore, ma ci sono passaggi blues, altri pop e altri più vari, con incisi “etnici”, come nel caso di Lucia, brano dal suono bossa arricchito dal sarangi, uno strumento ad arco tipico della musica indiana.

Quello di Geppa (che abbiamo avuto ospite nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è un album davvero ben riuscito, di quelli che si ascoltano con piacere quando ci si vuole connettere con la propria essenza, quando ci si vuole prendere del tempo per ascoltarsi. Ve lo consigliamo.

Redazione – ilmegafono.org

La copertina dell’album “Passeggeri”