Ci sono molti modi per raccontare il mondo. Si può scegliere una chiave di lettura più immediata e superficiale oppure si può scegliere di partire da se stessi, dalla propria interiorità, cercando quella spiritualità che aiuta ad ascoltarsi e ad ascoltare, per provare a comprendere la realtà e affrontarla nel modo giusto. Un viaggio intimo e cosciente come quello che ci propongono gli Invisible Wave, band friulana che ha appena pubblicato il proprio disco d’esordio, un Ep intitolato “Stay safe” e uscito con l’etichetta New Model Label. Sei tracce molto lineari che partono da un approccio intimista e scorrono lungo sonorità che cambiano, rendendo vivace il sound, che non annoia, non si ripete mai e mostra le sue tonalità variopinte.

Una linea melodica che si apre con ritmi new wave e atmosfere che si riempiono di suggestioni, grazie a delicati inserti di elettronica e doppie voci. Tutto inizia con un’introduzione magnetica, molto intrigante, che pian piano si sposta su ritmi più rock e poi più essenzialmente pop, richiamando la tradizione internazionale del genere, anche grazie alla lingua inglese dei testi, ben costruiti da Guido Tonizzo, autore e voce della band (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica). Il sound varia poi improvvisamente con Fake News, terza traccia del disco, nella quale le tonalità si fanno più dure, tendendo verso un hard-rock che ben si sposa con l’argomento trattato, forse quello che più di tutti descrive il nostro tempo.

In effetti, quello degli Invisible Wave è un percorso che, partendo dalla spiritualità, rimane sempre ancorato all’oggi, al “qui e ora”, a quel tempo presente che siamo chiamati ad affrontare cercando di trovare la chiave giusta per migliorarci e migliorare quello che ci circonda. Gli Invisible Wave ci sfidano a crescere, ad abbandonare la nostra zona di comfort, (come in Out of comfort zone, un brano rock nel quale l’elettronica a un certo punto prende il sopravvento).

Ci esortano a camminare nel mondo iniziando da noi stessi e ci trasportano lungo un percorso musicale che ci fa assaporare suoni diversi, ci fa muovere, persino ballare, per poi ricondurci all’essenza, alle atmosfere più intime e profonde. “Stay safe” è un buon esordio che mostra l’identità raffinata e positivamente complessa di questa band, che ha scelto il proprio modo di raccontarsi e raccontare. Magari è il modo meno facile arrivare a tutti, ma di sicuro è quello più autentico.

Redazione – ilmegafono.org

La copertina dell’Ep “Stay safe”