La musica dei Flat Bit è un intreccio che vibra con suoni e melodie attuali. La percezione acustica che sgorga dagli strumenti e dalle parole di questa band è l’essenza di quello che sta vivendo il mondo a livello musicale. È il riassunto sonoro di un preciso periodo storico, il cui preambolo proviene dal passato e i contenuti sono l’unione di vari frammenti che potrebbero divergere prima o poi in qualsiasi cosa. I Flat Bit nascono nel 2010 quasi per caso, tra una chiacchierata e un sorso di vino, come ci hanno raccontato durante l’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica. E come spesso accade, le cose che nascono per caso sono quelle che poi riescono meglio.

Il biglietto da visita dei Flat Bit è un sound molto attuale tendente all’alternativo, di quelli che strizzano l’occhio (o forse di più) al pop e meno frequentemente all’indie, il tutto unito ad una vena elettronica di richiamo dance che genera quel mix sonoro che siamo abituati ad ascoltare spesso sui maggiori canali di diffusione, con suoni provenienti da ogni latitudine. Ed è un tipo di musica bella da ascoltare, proprio per quel concetto di identità storico-musicale a cui ci riferivamo nell’incipit di questo articolo.

I Flat Bit propongono questo stile presentandoci la loro ultima produzione discografica, un album intitolato “Il giorno dopo”. Una produzione disponibile da meno di un mese e composta da otto inediti ricchi di suoni, in cui voce, strumenti ed effettistica danno vita ad armonie e melodie che risultano molto gradevoli e allo stesso tempo di semplice ascolto. Lungo le varie tracce, i Flat Bit ci propongono musicalmente la loro personale analisi di quello che sta diventando la quotidianità, composta ormai per lo più da valori sempre più scontati e superficiali.

“Il giorno dopo”, una volta inquadrato, è un album dal quale sappiamo cosa attenderci, ma che in ogni caso è pronto a stupirci con qualche sfumatura o accorgimento sonoro. Un album che nel suo genere è senza dubbio di alta qualità e che, per questo motivo, non annoia neanche per un attimo. Crediamo che possa ottenere molti consensi tra il pubblico, proprio per la sua capacità di lasciarsi ascoltare e di essere in linea con le migliori tendenze del momento.

La copertina dell’album “Il giorno dopo”