Il terzo album prodotto dall’esperto musicista lombardo Marco Simoncelli è uscito lo scorso 20 ottobre per l’etichetta Abeat Records ed è intitolato “Breejo”. Un disco piacevole, strutturato in modo interessante, in grado di delineare un mix di generi complessi, ma allo stesso tempo espressi con grande semplicità. Quello di Marco Simoncelli è un sound che raccoglie al suo interno una grande varietà di suoni, esposti e diluiti lungo i ben undici brani inediti che compongono la tracklist di “Breejo”.

La linea sonora del nostro artista è un mix all’interno del quale trovano spazio diversi generi, alcuni più vicini al mainstream ed altri molto meno. Nel complesso, “Breejo” è una produzione molto originale, di quelle che, pur avvalendosi di tanti dettagli sonori, riescono ad esprimere qualità ed eleganza. La base di partenza compositiva per Marco Simoncelli è un contesto sonoro la cui cornice è delimitata entro i confini di generi come il rock, il jazz o il blues.

Per chi si cimenta ad ascoltarlo questo è senza dubbio un contesto sì leggero ma anche impegnativo: c’è una grande attenzione ai dettagli, alla ricerca del suono, ad una varietà che non scada del caotico. È in generale un’espressione decisamente distante dal minimalismo proprio di questo periodo storico.

In “Breejo” Simoncelli (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) arricchisce inoltre i suoi contenuti con sfumature che lasciano trasparire i principi legati alla nostra tradizione, orientati quindi verso la musica pop e cantautorale, ma anche quella più prettamente a matrice folk. Un mix di suoni che, in definitiva, rappresenta davvero una bella conferma per Marco Simoncelli.

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina dell’album “Breejo”