Questa settimana vi presentiamo un lieto ritorno sulle nostre pagine: due anni dopo il loro primo album (leggi qui la nostra recensione), ritroviamo gli España Circo Este, che ci propongono il loro ultimo disco, “Scienze della maleducazione”. Ancora una volta riescono a convincerci e a farci ballare con dieci tracce che testimoniano la loro personalissima disobbedienza e la loro lotta contro le convenzioni e la stupidità. Come una meravigliosa fanfara gitana, la loro musica variopinta ci stupisce e ci fa riflettere.
Una promessa che è un ardente desiderio di cambiamento: “Ti assicuro vida mia […] dal mondo stesso ti curerò, dalla bulimia della democrazia con ogni cura ti preserverò” (Lo stomaco e il bullone). Disobbedire per sopravvivere, uscire dalla fila e prendersi per mano in un girotondo festoso pieno di coriandoli e cori! Gli España Circo Este sanno portare nuovamente colore nel buio della moderna omologazione, un naso rosso che immediatamente accende speranza e dà voce a fiati, violini e fisarmoniche e lascia il passo a percussioni instancabili.
Tutto per distoglierci dalla nostra stupida mania di prosciugare i nostri chili di troppo senza badare alla nostra anima affamata. Gli ECE, con appena dieci tracce, ci sfamano e ci fanno sorridere.
Come ci ha detto telefonicamente Francesco, bassista del gruppo, nel corso dell’intervista sulla nostra radio web (clicca qui per ascoltare il podcast sul nostro canale Youtube), questo è un album pieno d’amore, ma un amore diverso, proprio per quei difetti e quelle imperfezioni che spesso odiamo e che in realtà ci rendono bellissimi e unici. La “maleducazione” è allora un atto profondo per distinguersi e accettare le differenze.
“Insegname la mal educaciòn”, cantano nel brano Mal educaciòn: un flamenco incalzante e dal ritmo indiavolato che diventa preghiera e speranza. Ma basta un “beso” per sciogliere le paure e vederci assolutamente perfetti, riflessi negli occhi di chi ci ama, come ci dicono in Dammi un beso (ascolta qui). In Cara vaticana, invece, il dolore viene strappato a morsi, in un’estate dettata dalle scarpe che, consumate, ci abbandonano in una dieta personalissima di chi riceve solo miseria, a pranzo e a colazione.
Mai banali, gli España Circo Este propongono un folk irriverente e mai uguale, sporcandogli il viso di sfumature reggae (come ad esempio in Gabriel pt. 2) rockabilly o punk. In questo loro disco, qualsiasi ritmo è quello giusto per sciogliersi in un ballo e mescolarsi senza paura, nella convinzione che, solo unendosi in un bouquet di suoni, colori, etnie e punti di vista, si potrà vincere l’apatia.
Consigliato in particolare a chi ama la musica e ha bisogno di entusiasmo o vuole esorcizzare le difficoltà buttandosi nella mischia. Ma consigliatissimo a tutti, perché questo, più che mai, appare un esercizio indispensabile per alleggerirci dal peso delle nostre tante paure e dei nostri preconcetti. E allora viva le “Scienze della maleducazione”!
FrankaZappa -ilmegafono.org
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