Tante volte abbiamo parlato di come, spesso e volentieri, molti artisti non riescano a trovare la strada verso il successo semplicemente perché si cimentano in un genere già troppo trattato. Per mettersi in mostra dentro dei suoni che hanno già detto molto, occorrono grandissima qualità e un istinto compositivo verso quel determinato sound, bisogna essere un tutt’uno con quella musica: tutto ciò costituisce le rare eccezioni in cui si evidenzia il vero artista. Oggi vi proporremo proprio una di queste eccezioni: i Del Sangre.

Toscani doc, musicisti veri, cresciuti a pane e rock n’ roll, ma se vi aspettate una musica circoscritta a questo genere vi sbagliate. Quello che ci propongono i Del Sangre, infatti, è un rock d’autore, in cui sono evidenti le influenze del cantautorato italiano anni ‘70, ma anche quelle d’oltreoceano, dove le valvole degli amplificatori si surriscaldavano facilmente e le note erano più numerose e rapide.

Il bello è che, dentro ai loro lavori, c’è ancora tanto altro: sfruttando non solo la strumentazione standard per una band cantautorale, i Del Sangre hanno decorato i loro lavori con sfumature jazz, folk e magari anche un po’ country, ritmi pesanti e spediti oppure più rilassanti, assoli di chitarra che, pur essendo piacevolissimi, risaltano anche l’aspetto prettamente tecnico (anch’esso molto valido peraltro). Crediamo che tutto ciò vi abbia già convinto ad ascoltarli, perciò vi presentiamo la loro ultima produzione: “Il Ritorno dell’Indiano”.

Un album, undici inediti e tutta la bella roba che vi abbiamo elencato precedentemente, per quello che è un disco che si colloca senza ombra di dubbio tra quelli di rilievo, che vale la pena di ascoltare e al quale è davvero difficile attribuire un giudizio negativo. L’amalgama delle tracce è suddiviso in modo che “Il Ritorno dell’Indiano” scorra tranquillamente, alternandosi armoniosamente in ritmi e sonorità che sanno tener stretto l’ascoltatore di fronte alle casse audio. Da non perdere.

Per ascoltare il singolo L’Indiano clicca qui

Manuele Foti -ilmegafono.org