Al ritorno dalle nostre meritate (?) vacanze facciamo di nuovo un salto in Sicilia per andare a scoprire un interessante cantautore della zona. Vincenzo Di Silvestro, violinista, è uno di quelli che alla musica dà del tu. Nel senso di tecnica, precisione e melodia. Basta la prima traccia del suo “Invisibile la felicità” per rendersene conto, per la maturità, l’attenzione, le melodie. Sì, perché Domani è Domenica (candidata come miglior canzone al premio Tenco 2015) è un pezzo che spiazza sin da subito per la bellezza di ogni suo passaggio. Il video è da vedere ma soprattutto da ascoltare. La dialettica tra la voce di Di Silvestro e quella di Patrizia Laquidara è immensamente meglio di qualsiasi pezzo vi abbiano riversato addosso in radio in questa estate di rap. Una tenera e delicata ballata in cui la voce di Di Silvestro è leggerissima, un sussurro, un’introspezione.
Mi sembra inutile scrivere che il tappeto di violini è qualcosa di spettacolare ed emozionante all’ascolto. Ma il disco non è solo questo singolo. Anzi. Dormi, terza traccia, è veramente interessante. Subito dopo Lascia stare prosegue sulla stessa falsa riga senza mai sovrapporsi, restando calma e sognante. Vieni qui è un’altra piccola perla di questo album da scoprire assolutamente. Soprattutto per quel sentore lontano di profumo appena avvertito che è la voce di Ilona Danho, scelta più che azzeccata per arricchire il pezzo e donargli un tocco di originalità. Ci piace molto anche Scivoli Via, pezzo con la voce soltanto di Di Silvestro che è un’altra occasione per apprezzarne lo stile emozionale.
Ma non parliamo soltanto di musica. Anche le parole, come sempre, sono importanti. E se per una volta magari non scrivete la frasetta acchiappalike e costruita ad hoc, tipo “l’amore è eternit finché dura”, fidatevi che vi troverete da soli a ondeggiare cantando questi testi che vi toccano in fondo nella semplicità e nella sincerità.
Ci piace la varietà di questo album, la capacità di spaziare, cambiare, senza mai appiattirsi. C’è uno stile inconfondibile ed è quello del cantautore. e forse non poteva essere diversamente per uno che forse ha fatto il passaggio inverso rispetto alla storia dei predecessori. Quelli che prendevano una chitarra per necessità di dare una lirica alle parole che creavano, aiutati da maestri illustri nel crearne le melodie. Di Silvestro parte da un’esperienza diametralmente opposta e forse per questo necessariamente innovativa e immediatamente percepibile per noi affamati di musica. Sa sicuramente come stuzzicarci regalandoci dei duetti ricchi e appetitosi cui, nel genere, non eravamo troppo abituati.
Penna Bianca -ilmegafono.org
Commenti recenti