Lo scorso 16 aprile ha visto la luce il nuovo album del musicista Giulio Cantore. Per l’artista romagnolo, si tratta della quarta produzione discografica, la prima interamente strumentale, prodotta e distribuita da Brutture Moderne/Bajun Records. Si intitola “Evasivo” e già dal titolo riusciamo a dedurre un primo concept del lavoro discografico di Giulio Cantore. Questo album, infatti, è stato concepito durante il periodo pandemico, in cui la voglia di evadere era tanta e, nell’impossibilità di attuarla fisicamente, molti artisti hanno riversato questo desiderio nella loro arte compositiva.
Quel che è venuto fuori dall’ispirazione di Giulio è un disco di dieci tracce molto intense, la cui sostanza sembra provenire sinceramente dal profondo, dalla volontà di esprimere un messaggio o un’emozione. Brani interamente strumentali che raccontano e hanno come obiettivo quello di instradare l’ascoltatore lungo un percorso, una visione, un particolare stato d’animo attraverso il quale affrontare ragionamenti e riflessioni.
Giulio Cantore, per modellare questo contesto sonoro, si concentra su due generi che camminano molto bene insieme, perché hanno diverse caratteristiche in comune e perché spesso l’uno completa e arricchisce l’altro: il folk e la world music. “Evasivo” è dunque un mix di suoni articolato e dinamico, prodotto attraverso una strumentazione abbastanza corposa, che modella fino quasi destrutturare questi generi, provando a sperimentare e ad inserire qualcosa di originale lungo la tracklist. Una modellazione che spinge i generi trattati verso sfumature che ricordano talvolta anche il country o un moderno indie, creando così tra l’altro una gamma di suoni più ampia e diversificata.
Quello di Giulio Cantore (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è in definitiva un album che va assolutamente ascoltato. “Evasivo” è, infatti, un disco interamente strumentale che riesce comunque a coinvolgere chi lo ascolta, pur non avendo un supporto fondamentale quale è la parte vocale. Proprio per tale ragione, questo lavoro ha un valore ancora maggiore, confermando le qualità di un musicista che ha davvero tanto talento da esprimere.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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