“Curiel 45” è il titolo della produzione discografica d’esordio di Giacomo Toschi, in arte JackTea. Per il cantautore romagnolo, il primo lavoro è un album, uscito il 27 ottobre scorso per l’etichetta 261Records, in collaborazione con L’Amor Mio Non Muore, definito attraverso otto tracce lungo le quali possiamo apprezzare lo stile e il pensiero artistico di questo giovane musicista. JackTea ha racchiuso dentro “Curiel 45” i suoi pensieri e le sue riflessioni, narrando il tutto con una certa nota poetica, seppur snocciolando i concetti in maniera semplice e chiara. Si parla di esperienze di vita, emozioni, apparenze, pregi e difetti, in generale di tutte le sfaccettature della nostra società e di chi la vive e analizza in prima persona, cogliendone vizi e virtù.

Il mantra è comunque quello di vivere questo tempo con spontaneità, cercando di essere se stessi e di non perdersi dentro ad una moltitudine di stereotipi che rischiano solo di deturpare la nostra vera essenza. Per esprimere questi concetti, JackTea sfrutta una gamma di generi davvero importante. Definire “Curiel 45” con un genere preciso non sarebbe infatti possibile e provare a farlo costituirebbe forse un torto nei confronti della vena musicale caleidoscopica di questo artista. Perché quello che si ascolta lungo la tracklist spazia tra il pop e il soul, ma anche tra il funky e il folk, unendo questi generi tutti insieme e generando così dinamismo e varietà, ma anche un sound originale che ha tanto da offrire a chi lo ascolta.

Quello di JackTea (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) può essere considerato, dunque, un ottimo esordio, perché “Curiel 45” è un album di qualità, capace di stupire e di scuotere con la musica e le parole che contiene, con semplicità, senza focalizzarsi su un genere ma adattando il contesto sonoro a ciò che vuole essere il messaggio da trasmettere. Bel lavoro, che ci ha convinto e che consigliamo di ascoltare.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Curiel 45”