Anticipato dal singolo Terrapiattisti, qualche giorno fa si è celebrato l’esordio discografico dei Farabutt!, rock band ferrarese. Si tratta di un album intitolato “Tutta questa calma…”, prodotto e distribuito dall’etichetta (R)esisto. Quello dei Farabutt! è un disco composto da dieci tracce, ciascuna delle quali ha come obiettivo quello di raccontare una particolare storia che possa coinvolgere a fondo l’ascoltatore. Sono brani le cui trame sono ricche di idee o personaggi che, quasi sempre, vengono presi a prestito o basati sul mondo fantastico, affinché nel suo complesso “Tutta questa calma…” rivesta un ruolo di argine, di punto di rottura per tutte le pressioni e le ansie della vita.
Per strutturare questo concept e impostare il loro album, i Farabutt!, la cui line-up è composta da ben sei artisti, concentrano la loro vasta gamma di esperienze musicali attraverso un punk-rock – più punk che rock – davvero di ottima fattura. A livello di fantasia, infatti, non ci sono solo i testi delle tracce, ma anche altri elementi legati agli arrangiamenti e alla struttura sonora.
Il genere proposto dai Farabutt! non è di quelli già sentiti. È più un’espressione che attinge dal vintage, da quella che è stata la storia dei generi punk e rock, e che modella il risultato finale proiettandolo in questa nuova era musicale. Ciò che viene fuori da “Tutta questa calma…” è una sostanza originale, che intreccia una vasta gamma di strumenti e sfumature, talvolta unite sapientemente anche ad una componente elettronica, e che rompe un po’ la classica struttura dei brani rock che siamo abituati ad ascoltare. Quello dei Farabutt! (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è in definitiva un album che ci ha convinto, da tutti i punti di vista, sia per concept che per contenuti.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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